Niente da fare per la Sir: la Champions sfuma ancora

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Lo Zaksa vince i primi due set della sfida di ritorno e stacca il pass per la finale

Lo Zaksa vince i primi due set della sfida di ritorno e stacca il pass per la finale

   

Brucia l’eliminazione, che ci poteva anche stare contro una squadra solida come lo Zaksa alla luce del 3-1 dell’andata, ma è proprio il gioco che delude: le poche volte che si poteva contare sul vantaggio, la squadra di Anastasi spreca, sbagliando in battuta e in attacco.

Contenere i polacchi non era facile: una ricezione in affanno non ha permesso a Giannelli di velocizzare il gioco, mentre il muro dello Zaksa riusciva sempre ad arginare gli attacchi biancorossi.

Insomma un altro obiettivo che svanisce al Palabarton nel ritorno della semifinale di Champions sopra lo stesso taraflex che non ha mai visto una sconfitte in questo anno.

Ora occhi puntati a lunedì  per la quinta dei play-off contro Milano, un altro dentro o fuori e questa volta fare pronostici è impossibile in una stagione che doveva essere nel segno della “super squadra costruita per vincere”.

CRONACA

PRIMO SET – Un tifo da paura, fischietti e trombe per la partenza infuocata della partita Sir – Zaksa. Rincorre la squadra di casa nel punteggio fino a che con il muro Perugia conquista il 7 a 6 capovolgendo la situazione. Ancora 9 pari e la Grupa Azoty regala il vantaggio sbagliando la battuta: 10 a 9. Sbaglia Semeniuk in attacco e difesa e lo Zaksa si porta sull’11 a 14. Gioca bene lo Zaksa e non perde mai la testa sfoderando un attacco potente basato sul muro fuori (21 a 18). Plotnytskyi e Herrera in campo sul 22 a 20 con il “Plot” che segna un ace per il 22 a 21. Muro della Sir per il 22 pari. Ancora il muro per 23 pari. La prima palla del set lo conquista lo Zaksa che chiude con un muro su Herrera.

SECONDO SET – Cambia passo la Sir e arriva il 4 a 1. 8 a 5 con una Sir concreta attenta in difesa che lotta, recupera palloni e batte bene. Non si fa in tempo a gioire che la Sir infila 3 errori e lo Zaksa si fa di nuovo sotto, sciupato il vantaggio. 10 pari. Time out per Anastasi. Al rientro Leon murato ed è 12 a 10. E sul 13 a 10 altro time out di Anastasi che vuole subito cambiare rotta. Niente da fare con il muro che non funziona e un attacco poco incisivo: 20 a 17. È ancora lo Zaksa a dettare legge e il morale di Perugia comincia pericolosamente a scendere. Prima palla per chiudere il set per gli ospiti che vanno sul 2 a 0 e conquistano la finale di Champions League 2023. Il pubblico si alza, il PalaBarton si spopola. Una partita decisamente sotto le aspettative. Inutile seguire gli altri set.

INTERVISTE

Simone Giannelli, palleggiatore della Sir Sicoma Monini Perugia:

“C’è tanto dispiacere e tanta delusione perchè non siamo riusciti a combattere come volevamo, loro hanno fatto meglio di noi nei momenti importanti. Lo Zaksa ha meritato di andare in finale, nei due match ha giocato meglio. Adesso dobbiamo andare avanti e pensare alla Superlega”.

SIR SICOMA MONINI PERUGIA – GRUPA AZOTY KĘDZIERZYN-KOŹLE 1-3

Set: 23-25, 18-25, 25-19, 25-27

SIR SICOMA MONINI PERUGIA: Giannelli 2, Rychlicki 1, Russo 1, Flavio 6, Semeniuk 12, Leon 10, Colaci (libero), Piccinelli (libero), Herrera 13, Plotnytskyi 10, Ropret 1, Mengozzi 4, Solè 7. N.e.: Cardenas. All.: Anastasi

GRUPA AZOTY KĘDZIERZYN-KOŹLE: Janusz 1, Kaczmarek 5, Smith 6, Pashitskii 6, Sliwka 4, Bednorz 13, Shoji (libero), Kluth 9, Stepien 1, Wiltenburg 4, Staszewski 6, Huber 6, Zalinski 4, Banach (libero). All.: Sammelvuo

Arbitri: Juraj Mokry – Vlastimil Kovar

PERUGIA: 14 b.s., 7 ace, 36% ric. pos., 19% ric. prf., 49% att., 11 muri
ZAKSA: 17 b.s., 5 ace, 44% ric. pos., 18% ric. prf., 49% att., 14 muri

Donatella Binaglia