Martina Spicocchi torna sulla gara vinta al tie-break contro Montespertoli

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La centrale Martina Spicocchi autrice di 15 punti è stata fra le migliori nella gara di campionato vinta al tie-break contro Montespertoli. Con una condizione fisica ritrovata spetta a lei il primo commento sulla sofferta vittoria:

C’è stato un calo di tensione e di attenzione dovuto magari a situazioni ripetute in allenamento che poi si ripercuotono in partita. Dobbiamo arrivare a tenere un determinato ritmo durante le sedute settimanali, al fine di neutralizzare il ritorno delle avversarie. Il calo in partita è stato lo specchio del nostro livello di allenamento, al quale dobbiamo aggiungere le ingenuità commesse anche per mancanza di esperienza.

Non dimenticando che con l’ingresso nel Montespertoli di Federica Falsini è iniziata un’altra partita.

Sì è vero, Falsini ci ha costretto a una maggiore accortezza in difesa, ma non è dipeso soltanto da questo cambio. Poi però alla fine l’abbiamo ugualmente spuntata: loro hanno avuto – e hanno da più stagioni – il vantaggio di essere un blocco di atlete che giocano assieme da tempo, mentre il nostro è un gruppo nuovo: ci dobbiamo ancora conoscere e questi particolari non hanno di certo un peso trascurabile. Ciononostante, abbiamo sciorinato sprazzi di bel gioco e tenuto alta la guardia in difesa: i margini di miglioramento rimangono sempre notevoli e poi abbiamo sfatato il tabù della prima giornata, che nelle due stagioni precedenti aveva visto la squadra perdere sempre la gara di esordio. Nella prossima trasferta di  Ravenna, troveremo una squadra con il dente avvelenato per la sconfitta di Montale Rangone, per cui cercheremo di dare il massimo, sapendo che le romagnole sono più attrezzate sul piano tecnico, ma che proprio per questo motivo noi non abbiamo nulla da perdere, mentre magari loro potrebbero avvertire un minimo di pressione.

La prima giornata non è stata esente da sorprese: è caduta la Cmc Olimpia Ravenna ed è caduta anche la Tuum Perugia.

E’ la conferma del fatto che in questo girone bisogna starci sempre con la testa, altrimenti puoi incappare in brutte sorprese. Quest’anno, poi, regna una maggiore omogeneità, non vi sono squadre materasso.

Dopo i problemi fisici della passata stagione come ti senti ora?

Sul piano fisico sto bene e anche quando le cose un anno fa non andavano bene, ho evitato di lamentarmi perché preferivo stringere di più i denti e resistere a ogni difficoltà senza arrendermi: fa parte del mio carattere. Ma ora ho ripreso padronanza del mio ruolo. Sono il capitano della squadra, da una parte è motivo di soddisfazione, dall’altra è una responsabilità in più, ma già domenica scorsa mi sono fatta carico di andare sui palloni difficili. Un capitano deve fare anche questo e così sarà sempre nel momento del bisogno.