Martina Spicocchi: “E ora sotto con San Lazzaro”

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Da un po’ di tempo, la Sia Coperture San Giustino cullava il desiderio di realizzare l’impresa di stagione contro un’avversaria di caratura superiore. Ebbene, l’obiettivo è stato centrato domenica scorsa a spese della Cmc Olimpia Ravenna, grazie a una prestazione di alto livello dell’intero collettivo, la migliore messa in mostra dall’inizio del campionato. E anche in classifica i conti cominciano a tornare. Tutto questo non fa altro che alimentare ulteriore fiducia, come conferma la centrale e capitano biancazzurro, Martina Spicocchi:

Prima o poi, una vittoria di questo tipo sarebbe dovuta arrivare – commenta – e speriamo (dice sorridendo n.d.a.) che non rimanga l’unica; anzi, mi auguro che sia la prima di una lunga serie. Abbiamo dimostrato che siamo in grado di giocarcela anche contro le “big” di questo campionato; possiamo allora pensare di rosicchiare qualche altro punto importante, non fallendo ovviamente gli sconti diretti. Sapevamo che si sarebbe aggiudicata questa partita la squadra che avrebbe sbagliato di meno. Loro di errori ne hanno commessi tanti, noi invece li abbiamo contenuti al di sotto del nostro standard. E già questo è un altro segnale di crescita. Non dimentichiamo poi un fondamentale chiave: i 10 muri vincenti in più rispetto all’Olimpia, ai quali aggiungere le varie palle intercettate sugli attacchi avversari che hanno creato una buona correlazione muro-difesa. Insomma, siamo state tatticamente ordinate e in nostro favore ha giocato anche il fattore psicologico: al contrario dell’Olimpia Ravenna, siamo scese in campo senza alcuna pressione, con la testa completamente libera e pensando anche a divertirci.

Poi, però, quando vi siete trovate in vantaggio per 2-0, avete capito che la grande opportunità si stava concretizzando. È cambiato allora qualcosa nel momento in cui siete state raggiunte sul 2-2?

Avevamo di fronte una grande squadra, per cui ci ha semmai stupito il fatto di esserci trovate noi in vantaggio per 2-0. Era pertanto prevedibile una reazione d’orgoglio da parte dell’Olimpia, nella fase in cui mentalmente siamo calate. Abbiamo avuto una migliore organizzazione, una maggiore quadratura e anche una maggiore tranquillità.

È stato il quarto tie-break da voi disputato nelle ultime sei partite e il terzo vinto. Cosa significano questi numeri?

Che rispetto a prima riusciamo ad arrivare fino in fondo con una certa lucidità, per cui ci siamo sia fisicamente che mentalmente. E siamo oramai preparate per le battaglie che vanno oltre le due ore effettive di gioco: questa tempra ce la siamo costruita in partita, perché nemmeno il più tirato degli allenamenti è capace di crearla. C’è però un momento nel quale il livello di attenzione comincia a calare: dobbiamo allora limitare al minimo questa pausa e farla passare nel più veloce tempo possibile. Le condizioni ci sono, ora che la squadra è di nuovo al completo – toccando ferro! – con il pieno recupero di Camilla Cornelli.

E’ già ora di voltare pagina e di smorzare gli entusiasmi, perché domenica prossima – sempre qui a San Giustino – arriva nientemeno che l’attuale capolista solitaria del girone, la Coveme San Lazzaro di Savena. E se la concentrazione tende ad allentarsi, c’è il rischio di non ripetere quella prestazione di livello che si rende ancora una volta necessaria.

Abbiamo voltato pagina fin dalla ripresa degli allenamenti. Il nostro pensiero è già rivolto al San Lazzaro, che non sta per caso in testa al gruppo, disponendo di ottime giocatrici che oramai hanno costruito un blocco consolidato e che quindi si conoscono a memoria. Lavoreremo molto in battuta, dove già siamo state ordinate domenica scorsa (appena 4 errori in 5 set n.d.a.), per fare in modo di limitare dall’altra parte i rifornimenti al centro.