Francesca Lavorenti: “Otto partite alla fine? Proveremo a vincerle tutte”

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Francesca Lavorenti una regista capace anche di attaccare, 11 punti nell’ultimo incontro. Tocca a lei commentare il turno di campionato che la formazione biancazzurra ha messo a profitto pieno: 3 punti contro il Cesena e zona retrocessione allontanata di 11 lunghezze.

Le probabilità di salvezza sono nettamente aumentate, direi un buon 95%. Non sappiamo a quale quota esatta la salvezza diverrà matematica: certamente, abbiamo scavato un solco con la zona a rischio e anche le ultime tre hanno adesso Cesena nel loro mirino: quelle da prendere non siamo più noi.

Coach Camiolo ha detto che quando scendete in campo con l’obbligo del risultato non riuscite poi a esprimere fino in fondo il vostro gioco

Un po’ è vero, perché un conto è affrontare Olimpia Ravenna e San Lazzaro di Savena senza addosso alcuna pressione, perché non hai nulla da perdere; un altro conto è avere davanti Cesena, sapendo che in palio ci sono punti fondamentali. Alla fine, però, l’abbiamo spuntata anche stavolta e di scontri diretti, Bastia a parte (un punto lo abbiamo comunque preso anche in quella circostanza), non ne abbiamo perso uno, dimostrando alla resa dei conti di saper gestire anche la componente nervosa. Metto la forza del gruppo davanti a tutto. Con grande spirito di compattezza, ci siamo risollevate e la nostra crescita è testimoniata dai risultati: 4 vittorie nelle 5 partite della fase di ritorno. Come avvenuto anche contro Olimpia Ravenna e San Lazzaro, abbiamo puntato sulla battuta, che si è combinata con i problemi in ricezione delle nostre avversarie, costrette a cercare di meno la Piolanti al centro e a orientarsi in larghissima parte verso la Brina a lato. Al contrario, noi abbiamo distribuito meglio il gioco, tentando di dirottare il pallone sul muro più basso di Cesena.

Quanto è stato importante recuperare tutte le effettive?

Certamente, con il recupero di Gloria Lisandri prima e di Camilla Cornelli poi gli equilibri si sono assestati, ma ognuna di noi ha compiuto passi in avanti. Il problema è che fino a poco tempo fa c’era sempre qualcuna indisponibile nel contesto di un collettivo nuovo, per cui gli infortuni hanno complicato una situazione resa già in partenza non semplice dal fatto che non ci conoscevamo. C’è stato poi un periodo che una rientrava e l’altra usciva, quindi per ingranare è stato necessario un po’ di tempo in più, ma ce l’abbiamo fatta. Direi che a questo punto ci possiamo divertire, perché abbiamo una maggiore tranquillità addosso. Mancano ancora otto partite e proveremo a vincerle tutte.

Dopo 18 giornate, hai in mano gli elementi giusti per poter affermare che il girone C è più difficile di quello in cui militavi lo scorso anno?

E’ un girone duro anche per le prime in classifica. Sono tutte lì, racchiuse nel fazzoletto di un punto, per cui a fare la differenza potrebbero benissimo essere i punti sperperati contro le squadre della parte bassa, che se non affronti con la dovuta concentrazione ti possono riservare brutte sorprese. Sotto questo profilo, è un girone ben livellato.