Dall’Argentina le prime parole di Daniel Jorge Castellani

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    Sono le nove del mattino a Buenos Aires, ma il coach argentino è già bello pimpante e già al lavoro per la sua nuova avventura. La sua prima volta, dopo una carriera da grande protagonista in giro per il mondo, nella massima serie italiana:

    Si, finalmente torno da allenatore in Italia. Non era una cosa che avevo in mente, ormai ero specializzato nel girare il mondo. Però è una cosa che mi piace molto perché sono stato in Italia per dieci anni, ho tanti amici ed arrivo in un campionato ed una squadra competitivi. È tutto molto bello e stimolante e non vedo l’ora di tuffarmi in questa nuova sfida. Mi hanno convinto alcuni aspetti. Intanto la società ambiziosa, ha fatto un percorso importante sempre con i piedi per terra ed ha costruito una realtà solida e di prima fascia in Italia. Questo è quello che appare al di fuori di Perugia. Ed il presidente vuole fare una squadra di vertice ed ambiziosa. E poi a tutto questo va aggiunto che quello italiano è, con il russo, il miglior campionato del mondo, il più forte, quello con il livello medio più alto, con tante formazioni di alto livello. Per questo ho detto subito sì! Ho seguito alcune partite di Perugia, ho visto tanto pubblico, sempre in crescita. Un pubblico che tiene alla propria squadra, a cui piace la pallavolo, che conosce la pallavolo. Girando diverse realtà, ho visto che in Italia, in Brasile ed in Polonia nei palazzetti c’è pubblico competente e questo è molto bello. A me piace giocare sul sistema, piace che i giocatori si sentano dentro un sistema di gioco e che giochino per un sistema di gioco. Giocare bene non vuol dire solo fare tanti punti, ma significa fare bene il lavoro che serve alla squadra per vincere, giocare per la squadra. Sintetizzo tutto con quattro concetti: solidarietà di squadra, sistema di gioco, aggressività, cattiveria agonistica. Per quello che riguarda nello specifico la squadra, la diagonale palleggiatore-opposto è un punto fermo. Con De Cecco in campo sarà importante il fondamentale della ricezione. Luciano è un virtuoso con le mani, uno dei cinque migliori palleggiatori al mondo che ha nel gioco veloce e nella spinta della palla le sue migliori qualità. Per cui l’idea sarà cercare di giocare veloce ed avere una ricezione stabile per sviluppare un gioco d’attacco aggressivo ed anche, tra virgolette, un po’ rischioso.

     

    Dunque una sessione di volley mercato che si annuncia entusiasmante per i colori della Sir e per tutti i suoi tifosi.