Sir: parola allo staff tecnico

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Sir: parola allo staff tecnico. Chittolini:
   

Sir: parola allo staff tecnico. Chittolini: “Perugia ha talenti fisici”. Valentini: “Siamo in un momento di conoscenza”

Procede a ritmi sostenuti la terza settimana di preparazione della Sir Safety Conad Perugia.

Ritmi sostenuti ed in aumento in campo, dove Nikola Grbic ed il suo staff stanno cominciando a spingere il piede sull’acceleratore con il lavoro con la palla e di natura strettamente tecnica.

Ritmi sostenuti, stavolta fin dai primi giorni, in sala pesi ed in tutti i momenti di attività più puramente fisica ed atletica.

A dirigere le operazioni in questo caso, naturalmente sempre di concentro con il tecnico serbo, c’è dal 16 agosto Sebastiano Chittolini, il nuovo preparatore atletico bianconero e custode dei muscoli dei Block Devils.

“Siamo entrati nella terza settimana di preparazione e per il momento il lavoro fisico ed atletico sta andando nel migliore dei modi – dice proprio Chittolini – Stiamo cercando di portare i ragazzi presenti ad una condizione fisica di base buona, di mettere le fondamenta per la stagione in arrivo. I ragazzi non hanno avuto particolari problemi, se non qualche fisiologico affaticamento generale. Siamo in pochi qui a Perugia e questo per certi aspetti è un vantaggio perché posso conoscere bene i giocatori presenti e programmare le loro sedute pesi e di lavoro in maniera più personalizzata”.

Come accadrà a Grbic sotto l’aspetto tecnico, anche Chittolini si troverà nelle prossime settimane a dover far fronte all’arrivo dei giocatori dalle nazionali ed a dover impostare un tipo di lavoro fisico giocoforza differente.

“Il lavoro che stiamo portando avanti in questa fase sarà impossibile da realizzare con i ragazzi che arriveranno dopo le nazionali. Dovremo intanto sperare che arrivino in una buona condizione e possibilmente senza problemi fisici, poi cercheremo di capire le loro caratteristiche principali e lavorare senza un periodo di carico, quindi senza fare un ricondizionamento, ma un lavoro iniziale di mantenimento per metterli in campo prima possibile e nelle migliori condizioni possibili”.

Con i ritmi incessanti della stagione della pallavolo, che comprime tante gare in periodi di tempo ristretti, la programmazione sotto l’aspetto fisico diventa predominante.

“È chiaro che fisicamente, in stagioni così compresse, il grosso del lavoro si fa adesso. Poi, a stagione iniziata, cercheremo di sfruttare le “settimane tipo” che avremo, quelle cioè senza incontri infrasettimanali, per caricare un po’ di più, ma sarà una cosa che verificheremo in itinere. Devo dire che abbiamo la fortuna di avere qui a Perugia dei grandissimi giocatori e dei grandissimi talenti fisici e questo faciliterà un po’ il lavoro”.

Dopo tante stagioni e tante esperienze importanti in giro per l’Europa, Chittolini torna a lavorare in Italia dalla porta principale. In questo inizio di preparazione, durante i giorni di riposo, ne ha approfittato per visitare diversi luoghi e diverse bellezze naturali umbre. Il piacere di essere tornato nel Bel Paese è tangibile.

“Dico la verità, il calore umano delle persone intorno a me in queste prime settimane è una cosa meravigliosa e che mi mancava tanto. Sono molto contento di essere qui e della scelta che ho fatto in estate e ringrazio la società per questa opportunità e per come tutto l’ambiente mi ha accolto”.

Ad assistere poi quotidianamente Grbic sotto le volte del PalaBarton ci sono in particolare i primi due collaboratori tecnici: il vice allenatore Antonio Valentini e l’assistente allenatore Andrea Piacentini.

E se per il secondo, che da anni gravita nell’universo bianconero come coordinatore del settore giovanile, si tratta di una promozione in prima squadra, per il primo, dopo le tante stagioni a Vibo, l’esperienza dello scorso anno a Ravenna e quella in nazionale come assistente allenatore di Blengini, Perugia è una novità assoluta.

“Vengo da una estate lunga con la nazionale – dice proprio Valentini – L’esperienza delle Olimpiadi è stata bellissima anche se purtroppo non siamo riusciti ad andare a medaglia. Ora personalmente guardo avanti ed a questa mia nuova avventura a Perugia. Siamo in un momento di conoscenza reciproca, sia con lo staff che è in parte nuovo, sia con i giocatori. Stiamo lavorando credo molto bene, adesso siamo in attesa che il gruppo si completi anche se ancora ci vorrà tempo. Come è lavorare con Grbic? Beh, le mie prime impressioni sono molto buone. È una persona molto concreta ed un gran lavoratore. Ci stiamo conoscendo e sto cercando di capire e di assimilare il suo metodo di lavoro, però è chiaro che stiamo parlando di un allenatore di altissimo livello. Quello che ha fatto la scorsa stagione resterà nella storia e sono molto contento ed orgoglioso di poter lavorare con un altro grande tecnico come lui, spero di riuscire a dare il massimo supporto insieme a tutto lo staff in vista di una stagione importante e complicata. Che squadra saremo? La nostra è una squadra estremamente fisica, con tanti elementi dotati di grandissima tecnica. Sarà una squadra che probabilmente avrà nella battuta e nell’attacco i suoi punti di forza, ma noi dovremo lavorare per esprimere in campo una pallavolo completa. Nikola parla spesso con noi di “pallavolo totale”, cioè non puntare solo sui fondamentali di attacco, ma essere una formazione di alto livello anche nei fondamentali di muro e difesa”.

Chi invece l’ambiente del PalaBarton lo aveva già cominciato a vivere intensamente nelle finali scudetto dello scorso anno è Andrea Piacentini, da quest’anno in pianta stabile nello staff tecnico bianconero.

“È una grande soddisfazione ed un orgoglio assoluto questa promozione in prima squadra. È il mio decimo anno qui in Sir, la chiamata di questa estate di Nikola mi ha fatto enorme piacere, poter partecipare ed essere qui al palazzetto con campioni di assoluto livello è una cosa per me molto importante. Come procede la preparazione? In questa fase stiamo lavorando molto sulla tecnica individuale, con allenamenti a livello analitico di tecnica pura. Noi dello staff cerchiamo di apprendere e di star dietro al linguaggio tecnico di Nikola, perché questo ci consente di poter interagire il più possibile con i ragazzi in questa fase dove avere il contatto continuo con la palla è molto importante”.