Bagno di folla per i cinque olimpionici “block devils”

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    Gli azzurri Emanuele Birarelli, Simone Buti ed Ivan Zaytsev, l’americano Aaron Russell e l’argentino Luciano De Cecco sono stati i protagonisti della conferenza stampa organizzata presso la concessionaria Autocentro Giustozzi, partner commerciale della Sir. I cinque block devils hanno parlato della grande esperienza olimpica che ha tenuto incollata l’Italia alla tv, ma anche della stagione che bussa alle porte per la squadra di Kovac. Le fatiche del viaggio, in particolare quello transoceanico di Russell e De Cecco (quest’ultimo atterrato proprio stamattina), non hanno impedito agli olimpionici bianconeri di raccontare emozioni e sensazioni di Rio 2016, esperienza ovviamene unica per uno sportivo. Presenti al tavolo anche il presidente Sirci ed il direttore sportivo Goran Vujevic, uno che di Olimpiadi se ne intende avendo conquistato l’oro in quella di Sydney 2000. Al termine della conferenza stampa, i ragazzi si sono concessi all’abbraccio dei presenti, agli immancabili selfie, ad ulteriori interviste con le tv. Per poi salutare e raggiungere il vicino PalaEvangelisti dove, agli ordini di Boban Kovac, hanno svolto il primo allenamento con i compagni già presenti, dando così il via, in attesa di Berger (ultimo bianconero che manca ancora all’appello perché impegnato con la nazionale austriaca nelle qualificazioni per i campionati europei), all’avvicinamento verso la Supercoppa Italiana del 24 e 25 settembre, primo appuntamento ufficiale della stagione. Queste le dichiarazioni dei protagonisti:

    Intanto è sempre un piacere rivedere tanti amici qui a Perugia -spiega Simone Buti. Tornando con la mente all’Olimpiade, ricordo bene l’ultimo punto della semifinale con gli Usa. Prima ero concentratissimo, focalizzato come i miei compagni solo a chiudere il match ed andare in finale. Poi dopo il mio muro credo che si sia vista tutta la grande emozione. Siamo crollati a terra, Ivan (Zaytsev, ndr) mi è arrivato addosso e quello è stato sicuramente il momento personalmente più bello della carriera che non dimenticherò.

    Ivan Zaytsev:

    “Finalmente sono qui a Perugia! Sta per iniziare la stagione e non vedo l’ora, sono molto molto carico per tutto quello che verrà. Chiudiamo l’esperienza olimpica portandoci dentro il grande entusiasmo che abbiamo sentito al nostro ritorno, il calore e la passione della gente. Tornare e sentirsi dire che avevamo fermato un paese intero per la finale è stato bellissimo perché ripaga gli sforzi fatti e la nostra passione. A Rio ci siamo svegliati dal nostro sogno solo un pelino presto, ma abbiamo condiviso tanto come gruppo ed è stata una esperienza bellissima. Ce la portiamo dentro e trasmettiamo questa carica con la maglia di Perugia!”.

    Emanuele Birarelli:

    Tutti hanno visto la nostra bella cavalcata e parlato dei momenti decisivi che ci hanno portato all’argento. Io parto un po’ più da lontano, perché le cose si costruiscono prima e difficilmente accadono per caso. E ricordo bene che un mese prima di Rio non stavamo giocando così bene. Però il gruppo ha capito che si poteva fare meglio, che ci si poteva mettere in discussione. C’è stata molta disponibilità di tutti e questo ci ha portato ad arrivare pronti alla prima partita. Poi con quella bella vittoria con la Francia abbiamo acceso un fuoco che avevamo dentro e che aveva bisogno della miccia giusta. Per quanto riguarda la finale, sinceramente ancora neanche l’ho rivista. È stata una partita un po’ strana, di un livello forse più basso della semifinale. Però noi non eravamo nella migliore giornata, il Brasile invece ha sbagliato molto poco e la differenza l’hanno fatta gli ultimi punti di ogni set dove loro hanno fatto qualcosa in più di noi. Però abbiamo giocato a viso aperto, come abbiamo fatto durante tutta l’Olimpiade. Eravamo arrivati fin lì con quello stile di gioco e ci abbiamo riprovato ugualmente, come credo fosse giusto.

    Infine Aaron Russell:

    È  stato un onore per me giocare all’Olimpiade contro giocatori del massimo livello mondiale come i miei compagni qui a Perugia ed altri. È stato un peccato esserci incrociati in semifinale con l’Italia, una squadra veramente forte. Sarebbe stato credo un grandissimo match in finale, ma nella pallavolo queste cose a volte succedono. Faccio i complimenti all’Italia ed ai ragazzi per aver vinto un grande argento.

    e Luciano De Cecco:

    Buonasera a tutti e grazie dell’accoglienza. Parlando dell’Olimpiade dell’Argentina, sicuramente vincere il girone preliminare e trovare nei quarti di finale il Brasile non è stato il massimo. Però questa Olimpiade ce la siamo goduta, abbiamo fatto un passo in avanti importante come squadra, la pallavolo è stato il secondo sport più seguito in Argentina e quindi per noi è stata una bella Olimpiade. Ho fatto i complimenti a Simo, Bira ed Ivan a Rio, hanno fatto una cosa incredibile. Mi sono emozionato in semifinale quando li ho visti tutti per terra. Complimenti anche ad Aaron ed al suo bronzo. Ma ormai mi sono già dimenticato dell’Olimpiade. Adesso dobbiamo mettere l’entusiasmo che abbiamo e tutto il resto al servizio della squadra e speriamo tutti insieme di fare grandi cose con Perugia.