Sir: si rivede Leon, Rychlicki fa il punto

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Il capitano, in recupero dopo l'intervento al ginocchio, è tornato a lavorare al Palabarton. L'opposto lussemburghese scherza:

Il capitano, in recupero dopo l’intervento al ginocchio, è tornato a lavorare al Palabarton. L’opposto lussemburghese scherza: “Niente coda? Era ora di perdere qualche chilo”

   

Si chiude la seconda settimana di preparazione per la Sir Safety Susa Perugia.

Dopo l’allenamento tecnico di ieri pomeriggio, stamattina il gruppo bianconero ha svolto una seduta in sala pesi dove ha salutato il ritorno a Perugia del capitano Wilfredo Leon.

Il numero 9 cubano-polacco si unisce dunque ai propri compagni con i quali proseguirà la preparazione alla prossima stagione.

Due giorni di riposo attendono i Block Devils in questo fine settimana. Coach Anastasi ha infatti concesso ai ragazzi 48 ore di riposo e recupero fissando la ripresa dell’attività, con la terza settimana di preparazione, per lunedì pomeriggio quando al PalaBarton è in programma un allenamento fisico e tecnico.

Il punto sui primi quindici giorni di lavoro lo fa l’opposto lussemburghese Kamil Rychlicki.

“Sta precedendo tutto bene, sudiamo e lavoriamo. Adesso siamo in sei e non si possono fare magie, ma lo staff ci fa svolgere dei giochini che ci piacciono e l’allenamento è divertente. E comunque possiamo cominciare a fare qualcosa in più, iniziamo a saltare e attaccare anche se la preparazione fisica rimane il focus principale”.

Rychlicki sta entrando in sintonia con il nuovo tecnico Anastasi.

“Non conoscevo Andrea come allenatore, sicuramente adesso è il periodo nel quale possiamo conoscere ed assimilare le sue idee e sua visione della pallavolo. In queste due settimane come dicevo il focus è stato molto sulla preparazione fisica, quando saremo qualcuno in più svilupperemo anche la tattica di gioco”.

È un Kamil più “leggero” dopo il taglio radicale di capelli operato in estate.

“Era dai tempi del Noliko Maseeik che non li tagliavo, sicuramente una new entry da quando sono in Italia. Diciamo – sorride Kamil – che era tempo di perdere un paio di chili sulla testa e di avere i pensieri più freschi”.