Recine: “La Fipav doveva tenere aperta una speranza”

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Recine: “La Fipav doveva tenere aperta una speranza”. Il D.s. della Sir torna sullo stop ai campionati di volley: “Stiamo lavorando per fare qualcosa, ma non è semplice”

   

Il direttore sportivo della Sir Safety Conad Perugia, Stefano Recine, è tornato su questioni di estrema attualità ai microfoni di Umbria Radio.

Si parte chiaramente dall’ “argomento madre” che non poteva che essere la decisione della FIPAV di chiudere tutti i campionati di volley.

“La preoccupazione principale era il parere del ministro Spadafora -afferma Recine – Lui ha detto che dal 4 maggio si può tornare ad allenarsi. Quella della Fipav è stata invece una decisione troppo facile. Il mio pensiero non è cinico. Siamo una categoria di lavoratori che, seppur speciale e privilegiata, va comunque tutelata. Poteva essere lasciata una finestra per provare più avanti a ripartire con i campionati. Non chiedevamo una cosa impossibile. Non mi permetto di bacchettare la federazione, ma andava tenuta aperta una speranza. Si è presa la strada più semplice”.

E sulla possibilità di riaprire la competizione il d.s. non si sbilancia…

“Ci stiamo lavorando, ma onestamente è la cosa problematica. Tanti giocatori sono andati via, molti stipendi vanno ridiscussi e poi c’è anche la questione diritti TV. Ma mi dispiace quando ci si fa passare come cinici e irrispettosi per la morte ed il dolore. Non posso pensare di stare sei mesi senza fare pallavolo”.

Si passa poi a parlare di una possibile crisi economica per il mondo della pallavolo.

“Sicuramente ci saranno delle conseguenze economiche, ma non solo per il mondo del volley e dello sport in generale. Nella pallavolo, fra incassi, sponsorizzazioni e diritti televisivi saranno danni grossi. Ma mi sento di dire che tutto il mondo avrà le stesse problematiche. Bisogna avere una visione globale, cambierà il modo di vivere di tutti”.

Volley-mercato: gli addii pesanti di De Cecco e Podrascanin e i possibili sostituti.

“Prima di tutto voglio pubblicamente ringraziare De Cecco, Podrascanin, Hoogendorn, Zhukouski e Taht che lasciano la Sir. Questo però è il normale corso delle cose, ciò che rimane sono i tifosi e la società. Il resto passa tutto. Le perdite di Podrascanin e De Cecco sono state senza dubbio dolorose, anche e soprattutto a livello umano. Indubbiamente si fa fatica a sostituire il talento di De Cecco: troveremo un giocatore solido e che abbia una forte leadership. Lo stesso discorso vale per il sostituto di Podrascanin. Eravamo a conoscenza di queste situazioni di mercato da tempo. Io vi dico, non vi preoccupate. Ora abbiamo altre problematiche, ma il valore tecnico della squadra sarà sempre alto”.

Nicolò Brillo