Francesco Tardioli: “La programmazione paga”

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Il tecnico Tardioli con Favoriti e Muzi durante un time-out
   

Francesco Tardioli quarantasettenne tecnico spoletino con un notevole vissuto in serie A tra Monini Spoleto, Despar Perugia e l’ultima parentesi a Modena. In questa stagione ha portato alla promozione in B1 la formazione femminile nata dalla unione di intenti fra Monini Spoleto e Trevi Volley.

Un anno fa l’amarezza della delusione della finale playoff di serie C persa, oggi la promozione in B1. Ha avuto timore che potesse ripetersi l’epilogo della stagione precedente?

Sicuramente giocare due finali playoff in due stagioni consecutive e perderle mi avrebbe dato sicuramente fastidio. Ritengo che sia fondamentale la programmazione, in nessuno di questi due ultimi campionati c’era, ad inizio stagione, un ipotetico pensiero che si potesse arrivare fino alla fine. Abbiamo perso un anno fa contro Acquasparta, formazione forse più attrezzata di noi per il salto di categoria. Quest’anno, in fase di preparazione, la possibilità della B1 non era programmata, ma solo un augurio. Abbiamo allestito una squadra competitiva con una esatta conoscenza del girone che avremmo disputato, anche per merito della nostra dirigenza.

Nella serie di finale decisiva il caso vi ha rimesso contro quella che era stata la vostra bestia nera in campionato, il Volley Cave. Cosa è cambiato dagli incontri di “regular season” alle gare playoff, soprattutto dopo aver perso in trasferta gara-1?

Abbiamo preparato i playoff nel miglior modo possibile come sono aduso fare. Avevamo, ormai, conoscenze importanti del Volley Cave e questo ci ha dato una mano. Sottolineo, però, che in campo sono andate le ragazze e sono state brave loro a memorizzare le informazioni e metterle in pratica. Abbiamo sempre detto alle nostre atlete che da ogni gara si impara qualcosa, ad esempio dopo la sconfitta per mano del San Vito Volley, in gara-1 del primo turno playoff, non abbiamo fatto drammi e sono state, ripeto, brave loro a voltare pagina.

La prossima stagione vi attende un campionato di B1 con difficoltà maggiori, non solo per la differenza di categoria, ma alla luce delle defezioni avvenute nei campionati di serie A. State già allestendo il roster per la prossima stagione, pensate di rivedere l’organico attuale o saranno sufficienti solo alcuni innesti?

Il mercato è, per noi, chiuso finché la serie A non è completa. Noi continuiamo a lavorare secondo la nostra programmazione che sarà pluriennale, la salvezza deve essere garantita per la prossima stagione. Stiamo valutando tutto ciò che possiamo valutare, non abbiamo definito grandi cose, occorre avere pazienza.

Trevi-Spoleto un connubio che in B2 ha funzionato, la squadra ha diviso sia gli allenamenti che le gare fra i palazzetti delle due cittadine. Come prima stagione sarà stata sicuramente faticosa, avete in mente di modificare qualcosa?

Per quanto mi riguarda l’unica difficoltà incontrata in stagione che ha modificato i nostri piani è stato il terremoto. Ci sono state problematiche di impianti e per questo tipo di eventi non eravamo attrezzati.

L’Umbria al femminile dopo sei anni circa è tornata in serie A, Orvieto e molto probabilmente Perugia saranno ai nastri di partenza. Lei, che ha vissuto le ultime stagioni della Despar Perugia, cosa si sente di consigliare ai suoi colleghi che si apprestano a questa esperienza?

Non me la sento di dare consigli, posso solo augurare loro di portare avanti il loro pensiero che è l’unica cosa che paga nel tempo.

A fronte di un successo, di solito, c’è sempre qualcuno che in stagione ha superato i propri limiti per conquistare il risultato.

Non voglio sviare la domanda, ma è stato un successo di tutti. Ringrazio tutte le persone che hanno portato avanti il nostro progetto, non solo lo staff tecnico e le mie ragazze, anche le persone che lavorano intorno sono state importanti. Un plauso sicuramente lo faccio alla mia famiglia che mi ha sopportato e supportato.

Angelo Pagano