Deruta, tutto pronto per il “Guiducci Day”

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Il mondo del volley si mobilita per onorare il “Presidentissimo”, cui verrà intitolato il palazzetto cittadino

   

A poche ore dal sesto anniversario della scomparsa di Domenico Guiducci, il mondo della pallavolo, regionale e non solo, si prepara alla “festa” che si terrà in suo onore.

Sabato 1 maggio alle ore 10.30 verrà, infatti, intitolato il Palazzetto dello Sport di Deruta al “Presidentissimo”, epiteto con cui era da tutti conosciuto. Per l’occasione è stata realizzata una targa in ceramicadipinta completamente a mano, nel pieno rispetto della tradizione derutese, che farà bella mostra di sé nella parete esterna dell’edificio.

Domenico Guiducci, grande appassionato di pallavolo, scrupoloso organizzatore di eventi, precursore di collaborazioni nazionali e internazionali, è stato l’essenza stessa del volley. Da Presidente della Società Sportiva Pallavolo Deruta ha radicato tale disciplina nel territorio, facendole raggiungere i massimi livelli; per poi meritarsi la presidenza della Fipav Umbria grazie alle sue capacità, messe al servizio dell’organismo regionale per ben 17 anni. Gran conoscitore del volley anche a livello nazionale e presente ad ogni evento di rilievo, si è sempre fatto apprezzare per la sua preparazione e professionalità, divenendo un punto di riferimento, e soprattutto un amico, delle tante personalità del mondo pallavolistico.

Ne è ennesima prova la profonda e trasversale partecipazione che si è registrata alla notizia del riconoscimento che la città di Deruta avrebbe dato al suo caro concittadino. A testimonianza di ciò alcuni ospiti della cerimonia hanno voluto inviare agli organizzatori alcune toccanti testimonianze. Comincia Simone Santi, che ha appena concluso la sua prestigiosa carriera di arbitro internazionale:

Un uomo di una bontà unica. Sempre disponibile con tutti. Sapeva farsi voler bene dall’ultimo arrivato fino al Presidente della Federazione. Una persona unica.

Molto sentito anche il ricordi di uno dei tecnici più vincenti delle nazionali juniores italiane, Fausto Polidori:

Una persona che ricordo sempre con tanto affetto. Grande appassionato della pallavolo, sapeva trasmettere con estrema facilità tutto il suo contagioso entusiasmo. Sempre presente e molto attento, promotore di molteplici iniziative che ha fatto sempre tanto per l’Umbria.

Non poteva mancare il saluto di Benito Montesi, amico di sempre ed ex presidente degli arbitri:

Persona amabile che aveva una vera originale caratteristica: con la sua semplicità umana riusciva a farsi amici grandi personaggi che gli dimostravano sinceramente la loro amicizia, anche con atti concreti e non solo a parole.Con semplicità sapeva risolvere anche problemi complessi  della pallavolo umbra e non solo aiutandosi con le tante sincere amicizie. E’ rimasto sempre stimato nella pallavolo anche dopo che lasciò la presidenza.

Molto forte era anche il rapporto tra le società umbre e Guiducci. Per tutti parla Benedetto “Bino” Rizzuto, Direttore Generale della Sir Safety Perugia:

Uomo di sport, amante della pallavolo, punto di riferimento per tutti noi che amiamo questa disciplina. Alla guida del Comitato Regionale Fipav Umbria ha reso grande la nostra Regione, creando in pochissimo tempo centri di riferimento nazionali per la pallavolo. Amico e consigliere dei vertici nazionali ha fatto dell’Umbria la culla della pallavolo italiana.

Chiusura con l’arbitro di Serie A, Massimo Rolla, che tratteggia l’umanità del Presidentissimo, sempre pronto a farsi in quattro per i suoi collaboratori:

Un ricordo a cui sono molo legato… io ed altri tre arbitri, tra cui Luca Saltalippi, fummo designati per dirigere le gare interregionali under 16 a Sant’Antioco, in Sardegna. Una trasferta già di per sé molto costosa per la Federazione e avremmo, quindi, dovuto pagar di tasca nostra il noleggio dell’auto da Cagliari a Sant’Antioco. Chiesi allora al Presidente Guiducci di intercedere per noi con la sede centrale e lui rispose: “Tranquillo Roll (così era solito chiamarmi Domenico)! Penso a tutto io! Stai sereno!”. Il giorno dopo ricevetti una telefonata da Roma: ci autorizzavano il noleggio del mezzo. Seppi solo dopo anni che per accontentarci aveva smosso mari e monti, andando di persona fino nella Capitale per parlare direttamente con l’allora Presidente Nazionale, Carlo Magri.

Arianna Boco