Ecco il nuovo ‘Prof’ della Sir: Chittolini ritrova Grbic

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C’è un nuovo preparatore atletico alla Sir Safety Perugia:a fianco di coach Nikola Grbic, suo vecchio “compagno di avventure” all’Asystel di Milano, arriva Sebastiano Chittolini, che poco più di un mese si è laureto campione in Turchia con lo ZiraatBankasi. Il club di Ankara, guidato da Giampaolo Medei, ha battuto in finale il Fenerbahce vincendo, così, lo scudetto per la prima volta nei suoi 40 anni di storia.

Chittolini, originario di Fidenza, 39 anni, più di metà dei quali passati sui campi di pallavolo, è figlio d’arte: suo padre Gian Paolo è stato preparatore atletico alla Maxicono Parma e nello staff azzurro con coachMontali, centrando numerosi trofei, tra cui il famoso Grande Slam nel 1990. La sua carriera nella pallavolo di alto livello inizia nel 2001 come scoutman del club meneghino, il cui regista è proprio Grbic. Dal 2013 lavora all’estero con esperienze in Russia, tra Dinamo Kiev e Nazionale Femminile, e in Polonia, tra Chemik Police e Asseco Resovia, per poi arrivare in Turchia.

Al preparatore fidentino mancava la sua amata Italia e l’idea di tornare nel massimo campionato italiano l’aveva fatta già trapelare alla vigilia della Finale di Challenge Cup con l’Allianz Milano nel marzo scorso.

“Avevo avuto la sensazione – dichiara lo stesso Chittolini – che un giorno sarei venuto a Perugia quando, era la Cev Cup della stagione 2015-2016, venni a giocare qui con la Dinamo Mosca. La città e tutto il contesto mi erano piaciuti molto. Non potevo fare scelta migliore, sono contentissimo. Per venire a Perugia ho rinunciato a proposte economicamente anche più importanti, è stata una scelta anche di vita perché, dopo tanti anni all’estero, sentivo il bisogno di tornare in Italia. Avevo avuto contatti già in passato con la Sir, quest’anno la cosa si è concretizzata, ho percepito di essere veramente voluto dalla società, sono onorato e felice di questo, è un orgoglio far parte di una squadra importantissima. La nuova squadra? Lo ha detto anche Nikola (Grbic, ndr), la nostra sarà una squadra molto fisica. È una tendenza che si sta sempre più sviluppando negli anni, gli strumenti di valutazione sono ormai molto accurati ed approfonditi per cui la condizione fisica e la componente fisica sono diventate dei fattori essenziali e per noi saranno essenziali. Sarà una stagione tostissima, piena di impegni. Dovremo fare un buon lavoro in preparazione, compatibilmente con gli impegni dei vari nazionali, dovremo valutare e ponderare bene i carichi di lavoro per avere meno traumi possibili e per avere i ragazzi in forma e carichi sia fisicamente che mentalmente. In tanti anni di lavoro poi ho visto che la maggior parte degli infortuni è dovuta a componenti psicologiche, quindi sarà importante anche creare un ambiente di lavoro ottimale. Poche cose, ma essenziali, faranno la differenza: il confronto quotidiano, il dialogo, la disponibilità da parte di tutti.

È vero, con Nikola avevo lavorato tanti anni fa a Milano quando era giocatore, lo conosco da tempo. Mi ero trovato benissimo con lui e sono certo che mi troverò molto bene anche ora che è diventato un grande tecnico. Tra poco cominceremo a programmare il lavoro insieme. Per quello che riguarda la preparazione, prima dovrò conoscere i giocatori e capire le loro caratteristiche, poi stilerò i programmi per ognuno, sempre di concerto e con la supervisione di Nikola, per gestire tutto al meglio”.

Sono ansioso di conoscere da dentro l’ambiente e la città di Perugia. Se c’è un giocatore in particolare che stimola la mia curiosità? Direi tutti, se devo fare un nome lavorare con Plotnytskyi devo dire che mi incuriosisce molto”.

Arianna Boco