Diciottanni fra poco e già un ruolo in prima squadra per la sangiustinese Anastasia Fabbri

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È scoccata l’ora giusta anche per Anastasia Fabbri. In realtà per la giovane libero della Top Quality Group (18 anni il prossimo 9 dicembre) l’ora era già scoccata a Rimini, ma quella partita fu cancellata dal calendario per il ritiro della formazione romagnola. Esordio ufficiale di stagione è diventato quello contro la MtMotori Idea Volley Bologna, ma non come libero.  L’esordio nel suo ruolo è stato rimandato di soli sette giorni nella trasferta di Pagliare del Tronto. Un premio alla perseveranza e alla pazienza di una delle due sangiustinesi doc della squadra.

“Sì, mi ha fatto piacere intanto l’ovazione dei tifosi quando sono entrata nella partita contro Bologna – dichiara Anastasia – ma ancora più bello è stato giocare in tutti i set contro Pagliare, anche se per me avrebbero potuto esserci in precedenza altre occasioni, ma va bene così”.

Si è alzato il livello del campionato rispetto allo scorso anno?

“Senza dubbio sì. Il girone di quest’anno si è rivelato più duro, perché diverse compagini annoverano giocatrici scese dalla A2 e anche le neopromosse erano tutte ben attrezzate. Chi poi era già forte, vedi Orvieto e Perugia, ha mantenuto l’ossatura potenziando l’organico con innesti ancora più validi. C’erano a mio avviso il potenziale e i numeri per fare di più: la bella vittoria di Bologna e il 2-3 in casa contro la capolista San Giovanni in Marignano, al termine di due prestazioni esemplari, hanno fatto capire che, scendendo in campo con il giusto atteggiamento, qualsiasi traguardo sarebbe stato alla nostra portata. E questo, senza nulla togliere ai meriti delle avversarie. Poi, la fortuna non ci ha dato una mano e qualche meccanismo si è inceppato”.

Avere davanti nel ruolo una compagna come Rossella Giorgi che cosa ha significato per te?

“Poter contare su un punto di riferimento come Rossella è stata utile con la sua esperienza e in più di un frangente mi ha dato una mano. Crescere in allenamento è importante e sotto questo profilo le due stagioni in B1 si sono rivelate fondamentali, ma è normale che poi tu senta il bisogno di misurarti con la prova dei fatti, altrimenti rischi di perdere quelle caratteristiche che solo giocando, invece, puoi sperare di mettere in evidenza”. Nelle vesti di libero? “Ovviamente! Direi che le prerogative di schiacciatrice alla banda non ci sono più: adesso sono un libero e voglio dimostrare di sapermi esprimere in un ruolo che oramai sento mio e al quale mi sono affezionata, cosa che magari non è da tutti. Il libero entra ed esce con maggiore frequenza, deve sempre farsi trovare pronto ed essere perfetto nel tocco, non dimenticando che spesso – per precise scelte tattiche degli avversari – è il giocatore che più degli altri viene preso di mira”.

Sabato prossimo, ultimo impegno casalingo della stagione; arriva la Tuum Perugia e se anche entrambe le squadre sono fuori dai play-off la sostanza non cambia: lo spirito del derby rimane immutato, non soltanto per questione di puro campanilismo.

“Per chi è del posto come me e vive l’ambiente più delle altre perché da più tempo lo frequenta, non si tratta di una partita qualunque. È sentita in modo particolare e questo stimola molto; peraltro, abbiamo la possibilità teorica di superare in classifica Perugia proprio in dirittura di arrivo. Non sono forse motivi sufficienti per dare il massimo e per chiudere in bellezza il campionato?”.