San Giustino, addio playoff

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San Giustino, addio playoff

San Giustino, addio playoff. La sconfitta subita a Montale Rangone lascia aperta uno spiraglio, la matematica ancora non condanna, ma virtualmente il discorso è chiuso

   

Il “mal di trasferta”, che a più riprese ha contagiato quest’anno la squadra, si è rivelato stavolta letale. Il colpo di grazia alle residue speranze di play-off della Sia Coperture San Giustino lo da la Emilbornzo 2000 Montale Rangone. Anche contro le emiliane sono riaffiorate le pecche di sempre. I break subiti che hanno compromesso i set iniziali della gara, hanno permesso alle padrone di casa di andare sul 2-0 e di costruire la meritata vittoria. Una ricezione non certo impeccabile, con 12 palloni subito rispediti oltre la rete; qualche ace di troppo, gli errori in fase di impostazione e conclusione e le lunghe pause di rendimento (come una spina che all’improvviso si stacca) spiegano una debacle che alla vigilia non era preventivata, o che comunque non lo era in questi termini.

Sul piano individuale, ai 18 punti di Elisa Mezzasoma corrisponde un 29% di realizzazione, considerando il fatto che in più di una circostanza l’opposto di San Giustino ha dovuto attaccare in palleggio e, dando un’occhiata ai numeri statistici, alla fine le migliori prestazioni risultano quelle delle due centrali, Valentina Mearini (15 punti e 7 muri vincenti) e di Anna Lucia Iacobbi, che – pur avendo un volume minore di palloni giocabili – ha garantito un rendimento normale.

Le formazioni.

Simone Gualdi, tecnico delle modenesi, schiera la Saccani in regia, la Ferretti opposto, la Fronza e la Bandieri al centro e anche a lato ripropone il duo Marc-Brina (30 punti in due), libero Severi. Marco Gobbini risponde con il ripristinato 6+1: diagonale Stincone-Mezzasoma, al centro Mearini e Iacobbi, alla banda De Stefani e Tosti e libero Marinangeli.

La cronaca.

L’inizio è positivo per la Sia Coperture, che tenta l’allungo sull’8-5, ma viene ripresa e sul 10 pari incappa nel primo black-out della sfida. Subisce un break di 10-0, le padrone di casa sono più ordinate nei fondamentali e con l’inossidabile Diana Marc nelle vesti di mattatrice in attacco e a muro. Quando la formazione sangiustinese frena l’impeto delle avversarie (Gobbini manda in campo anche la Fastellini per la De Stefani) è oramai troppo tardi.

Persino incredibile quanto avviene nel secondo. Stavolta la striscia positiva è della Sia Coperture. Un 9-0 d’acchito e in pochi pensano che a una partenza del genere possa fare seguito un prosieguo da dimenticare. Coach Gualdi sostituisce la palleggiatrice (dentro la Sandoni per la Saccani) e azzecca la mossa. Ma è soprattutto San Giustino che dilapida il patrimonio costruito, incassando ace e sbagliando in fase sia di costruzione del gioco che di realizzazione, con una serie di colpi tutti fuori bersaglio. Il turno in battuta della Brina è quello che riporta in quota Montale. Pareggio sul 15-15 dal 5-14 di partenza e immediato sorpasso, al termine di un altro break di 10 punti. La Sia Coperture stenta nel tenere il passo e non riescono a colmare il gap.

Si attende perciò una rabbiosa reazione nella terza frazione, che in effetti sulle prime si concretizza. A quota 15 si ritrova nuovamente sotto; tuttavia, le emiliane si arenano sul 18-15, incappando in leggerezze che alla fine costano la perdita del set.

Grazie quindi a questo 25-21, San Giustino riapre la contesa; o quantomeno, sembra averla riaperta in un prologo di quarto set caratterizzato da errori e imprecisioni su entrambi i fronti. Avanti 8-7 la Sia Coperture viene sopravanzata da un Montale che corregge le proprie sbavature e fa salire in cattedra Ferretti e Bandieri, decisive con i loro punti. Sul 18-13 per le locali, la partita si avvia verso i titoli di coda.

Il commento del tecnico Gobbini:

Che dire? Le solite cose: quando giochiamo fuori casa, ci trasformiamo in negativo e non abbiamo la lucidità necessaria per capire i vari momenti della partita. È successo anche a Montale contro un’avversaria che, dopo aver acquisito la tranquillità per la raggiunta salvezza, ha pensato a divertirsi e a difendere in tutte le zone del campo”. Alza idealmente le braccia Marco Gobbini, tecnico della Sia Coperture San Giustino, nel commentare l’ennesima sconfitta esterna, l’ottava in undici gare, subita dalla sua squadra. “Siamo vittime di errori banali e di situazioni persino indecifrabili, che fanno emergere a volte anche i limiti tecnici, oltre che caratteriali, di un gruppo incapace – lo ripeto, in trasferta – di gestire le varie situazioni e quindi anche di aggiudicarsi set che aveva saldamente in mano.