Giannelli e compagni affossano Trento in quattro set e agguantano il trofeo. Plotnytskyi: “Dedico la vittoria al mio paese”
Perugia vince la terza Coppa Italia della sua storia. A tre anni dalla seconda. Maglia celeste cangiante, taraflex con il tricolore e cori costanti dei Sirmaniaci instancabili e bellissimi. C’è li abbiamo solo noi noi!
Sul viso dei Block Devils c’è la determinazione di chi vede l’obiettivo vicino e deve solo sferzare la zampata finale. Perde il terzo set ma sembra quasi che sia un modo per allungare la durata della finale, perché non c’è mai stato un momento in cui non si sia vista la superiorità della squadra di Sirci che porta a casa l’oro.
Miglior giocatore in campo Leon che ha dimostrato di essere un vero capitano, portando la squadra alla vittoria. Bravo anche il 36enne Mengozzi che vince il primo trofeo in carriera.
CRONACA
Muro e attacco sono le armi vincenti della Sir oltre ai cori costanti che dal palazzetto di Bologna si alzano continuamente dai Sirmaniaci (veramente grandissimi). 19 a 13. Sette punti di vantaggio meritatissimi. Non c’è storia, il 24 a 16 porta Perugia ad avere 8 set ball da sfruttare. Rychlicki chiude con un grande attacco. 25 -17.
È sempre la Sir Safety Conad Perugia a guidare il set, ma Trento comincia ad avvicinarsi sul 12 a 10. La partita è di altissimo livello con difese spettacolari e attacchi stellari. Il muro di Trento comincia a tornare pericoloso con Micheletto (14 a 12). Leon non sbaglia niente, sembra una macchina da guerra in attacco ma soprattutto in battuta (17-13). Trento non trova il gioco giusto e Perugia va sul 23 a 17. Ancora sette opportunità per chiudere il set. Basta la prima, si chiude sul 25 a 17.
La parità caratterizza l’inizio del terzo set, poi Trento va avanti di due punti sul 7 a 9. Ora la squadra di Lorenzetti deve dare il massimo per cambiare il verso della partita. La Sir comincia a sbagliare qualcosa ma resta sempre vicina nel punteggio (12 a 14). Arriva il 19 pari su un attacco di Rychlicki e ancora il 20 pari. La partita si scalda. Trento va avanti di 2 punti (20-22). Plotnytskyi manda fuori in battuta e Trento conquista il 23 a 21. Due errori di Trento portano le squadre sul 23 pari. Il primo set point lo guadagna Trento e lo chiude con un muro di Sbertoli su Anderson.
Non perde la concentrazione la squadra di Grbic che si porta velocemente sul 9 a 7. Leon in battuta mette pressione ma non è solo lui a crederci perché la squadra gioca compatta e va sul 18 a 14. Ci si avvicina velocemente verso il finale di set con la Sir avanti 21 a 17. I sirmaniaci ormai non si fermano più e a grande voce incitano i Block Devils. Il punto del 24 a 20 lo conquista di seconda Giannelli. 3 match point annullati da Trento. Giannelli chiude con una schiacciata di seconda. Perugia vince la Coppa Italia. Scoppia la gioia di tutti i tifosi.
INTERVISTE
Oleh Plotnytskyi, schiacciatore della Sir Safety Conad Perugia:
“Dedico la vittoria al mio paese. La situazione è difficile, ma la mia famiglia per fortuna sta bene”.
Giannelli, palleggiatore della Sir Safety Conad Perugia:
“Avere Leon in campo vuol dire poter dare i palloni scottanti a lui. Con Solé ho un grande feeling e anche se lo uso poco quando lo chiamo in pipe lui risponde sempre”.
Kamil Rychlicki, opposto della Sir Safety Conad Perugia:
“Siamo un grande gruppo. Grazie a Nicola Grbic che ha saputo creare questa squadra. Perugia può vincere tutto, oggi festeggiamo”.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – ITAS TRENTINO 3-1
Set: 25-17, 25-17, 23-25, 25-23
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Giannelli 6, Rychlicki 21, Mengozzi 11, Solè 5, Leon 23, Anderson 12, Colaci (libero), Plotnytskyi, Travica. N.e.: Russo, Ricci, Ter Horst, Piccinelli (libero), Dardzans. All.: Grbic
ITAS TRENTINO: Sbertoli 2, Lavia 9, Podrascanin 8, Lisinac 5, Michieletto 19, Kazyiski 16, Zenger (libero), Sperotto, Pinali. N.e.: De Angelis (libero), Cavuto, D’Heer, Albergati. All.: Lorenzetti
Arbitri: Andrea Puecher – Stefano Cesare
Perugia: 16 b.s., 8 ace, 50% ric. pos., 24% ric. prf., 54% att., 13 muri
Trento: 13 b.s., 5 ace, 46% ric. pos., 31% ric. prf., 47% att., 10 muri
Donatella Binaglia
