
Campione d’Italia, la Sir Safety Perugia sul podio più alto. Un sogno chiamato scudetto ed inseguito da anni finalmente trova il suo coronamento
Perugia è campione d’Italia, tre set estenuanti ma la Sir Safety Conad Perugia è CAMPIONE D’ITALIA. Bello, strepitoso, meraviglioso gli aggettivi si sprecano per quanto realizzato in questa stagione dalla squadra di Lorenzo Bernardi. Conferma il primo posto nella stagione regolare vincendo gara 5 di una sfida infinita con Civitanova Marche. Torna ai massimi fasti nazionali nella pallavolo Perugia che riesce a dare in questo sport, evidentemente, il meglio di se stessa. Cominciano i festeggiamenti con oltre quattromila tifosi che li hanno sospinti in questo sogno. La stagione non è ancora finita, fra sette giorni la Final Four di Champions League a Kazan.
Le formazioni.
Per Bernardi Atanasijevic e De Cecco sulla diagonale principale, Anzani e Podrascanin i centrali, Zaytsev e Russell schiacciatori, Colaci libero. Per Civitanova Marche Christenson in regia e Sokolov opposto, Cester e Stankovic a posto tre, Kovar e Juantorena in banda, Grebennikov libero.
La cronaca.
Un promettente inizio della Lube (3-5), è di De Cecco il primo ace della gara (6-7), lo segue Christenson (8-11). Ancora il palleggiatore statunitense firma un pallonetto di prima intenzione (12-15), ma gli ospiti continuano a sbagliare al servizio (ben quattro gli errori). Time-out chiesto da Perugia (14-17), un inizio gara difficile per i ragazzi di Bernardi. Il servizio è l’arma dei padroni di casa, Atanasijevic (18-18) trova la seconda parità nel parziale, Russell ancora due ace consecutivi (21-19) e Medei ferma il gioco. Podrascanin mette a segno un primo tempo (23-21) e Russell chiude alla prima palla set.
Sriscia positiva di Christenson (0-3), ancora un buon inzio per i marchigiani (2-6) e Bernardi deve intervenire. Berger per Russell al rientro in campo che inizia male mandando in rete il servizio, ma aiuta in seconda linea, mentre Podrascanin e Atanasijevic confezionano la parità (8-8). Parità che tiene a metà del parziale (14-14), le due contendenti forzano ancora dai nove metri con alterne fortune. Podrascanin fa valere la sua presenza sotto rete (19-17), Anzani infila l’ace del 21-17, ma c’è tanta responsabilità di Sander che va troppo morbido sul pallone. Il +4 non spaventa gli ospiti avvezzi a queste gare da tempo che recuperano metà svantaggio (21-19). Berger sbaglia la ricezione e consegna il pallone a Juantorena che mette a terra, ma l’italo-cubano tocca la rete e tiene Perugia avanti (23-21). Un errore di Stankovic in primo tempo consegna due palle set agli avversari (24-22), Atanasijevic mette il parziale in cassaforte.
Berger rimane in campo nel terzo parziale. L’avvio positivo stavoltà è dei padroni di casa (5-2), De Cecco sceglie lo schiacciatore austriaco come terminale di riferimento e sono suoi i punti che portano al 7-3. Sokolov e Kovar aiutano il rientro di Civitanova (9-8), nuovo strappo dei locali (14-10) con l’ultimo punto di Perugia molto contestato da Juantorena. E’ proprio lui a tenere vive le speranze dei civitanovesi (18-16). Il video-check conferma la decisione dell’arbitro Boris favorevole a Perugia ed è 20-17. Un parziale che non trova ancora un padrone (21-21), positiva la striscia al servizio di Juantorena che ha rimesso in carreggiata i suoi. Finale ai vantaggi, un po’ inaspettati per come si era messo il set. Prima palla match per Perugia ed arriva lo scudetto.
I tabellini.
Sir Safety Conad Perugia – Cucine Lube Civitanova: 3-0 (25-22 25-23 27-25)
Perugia: Atanasijevic 17, Zaytsev 10, Anzani 7, Podrascanin 5, Russell 6, De Cecco 1, Colaci(L1), Berger 6, Shaw, Cesarini. N.E.: Della Lunga, Andric, Ricci. All.: Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
Civitanova Marche: Sokolov 18, Kovar 14, Juantorena 10, Stankovic 5, Cester 3, Christenson 4, Grebennikov(L1), Sander 1, Candellaro 1, Zhukouski, Casadei. N.E.: Milan, Marchisio. All.: Giampaolo Medei e Marco Camperi.
Arbitri: Roberto Boris (PV) e Daniele Rapisarda (UD)
Sir Safety (b.s. 10, v. 8, muri 8, errori 5)
Lube (b.s. 16, v. 4, muri 7, errori 9)
Angelo Pagano