Miglioramenti si, ma ora San Giustino deve muovere la classifica

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Miglioramenti si, ma ora San Giustino deve muovere la classifica
 

Miglioramenti si, ma ora San Giustino deve muovere la classifica. La regista Stincone analizza le ultime due sconfitte subite

   

Una sconfitta diversa rispetto quella di sette giorni prima. A Saasuolo le biancazzurre hanno giocato e combattuto fino all’ultimo, mettendo in difficoltà la formazione locale. Ora, però, è giunto il momento di ricominciare a muovere la classifica.

Un’analisi condivisa da Claudia Stincone, regista della Sia Coperture:

Ci siamo ritrovate come squadra ed era comunque importante – dice la palleggiatrice pugliese – perchè contro San Lazzaro avevamo perso la cognizione di gruppo. Invece, abbiamo dimostrato che il gruppo esiste ed è vivo; purtroppo, c’è di nuovo rammarico per non aver chiuso il secondo set in nostro favore, dopo che conducevamo per 22-15. L’assenza del risultato ha reso ovviamente più “pesanti” queste ultime settimane di allenamento, nel senso che dobbiamo sempre lavorare sodo e che all’indomani delle sconfitte si lavora inevitabilmente peggio, ma bisogna farlo.

Dobbiamo lottare con umiltà per poi essere premiate sul campo. È già positivo il fatto che una nostra compagna, Anna Lucia Iacobbi, si sia subito inserita nei meccanismi pur dovendo all’ultimo momento sostituire Sara Giuliani. Il Sassuolo, nonostante possa contare su pedine di grande esperienza, ha dimostrato qualche lacuna. Certamente, essere andate sull’1-1 ci avrebbe iniettato una ulteriore dose di fiducia, da combinare tuttavia con la reazione che avrebbero avuto le nostre avversarie.

È ragionevole quindi pensare che la gara avrebbe preso un’altra piega: ho notato comunque nel Sassuolo una maggiore “sfrontatezza”, vedi il caso della 15enne messa in campo (Gaia Badalamenti n.d.r.) che ha subito trovato i punti in battuta. Magari anche con un pizzico di fortuna, ma la ragazzina ha dimostrato di valere molto.

A Sassuolo si è vista una Claudia Stincone capace di smistare meglio il gioco fra bande e centro.

Intanto, mi ero prefissata di giocare più al centro, perché sia a Moie che in casa contro San Lazzaro avevo optato di meno per questa soluzione. C’è tuttavia una spiegazione: a Sassuolo, la ricezione è stata moto più stabile e ordinata e quindi mi ha trasmesso una maggiore sicurezza. Poi – si sa – più la ricezione è precisa, meno la palleggiatrice deve viaggiare per il campo e più tempo ha per ragionare quando deve alzare la palla.

Sabato prossimo arriva la neopromossa Empoli e dovrà essere a tutti i costi riscossa.

Senza dubbio: il risultato starà più che mai davanti a qualsiasi altra ragione, anche al gioco. Ma se vogliamo iniziare un cammino spedito, dobbiamo vivere alla giornata, senza azzardare tabelle di marcia. C’è l’Empoli? Bene, pensiamo all’Empoli! Poi ci occuperemo del Perugia.