Vivere la pallavolo in quarantena, Marco Ferraro: “Si rimane in forma così”

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Vivere la pallavolo in quarantena, Marco Ferraro: “Si rimane in forma così”. Il preparatore atletico di 3M Perugia e Strike Team Monteluce spiega come gli atleti del volley possono lavorare e bene da casa

   

Il Volley al tempo del Covid-19 si è trasformato da sport di squadra ad attività fisica individuale con uno scarso uso della palla. Nell’attesa che tutto passi e che la palestra torna una quotidiana abitudine, il preparatore atletico della 3M Perugia, Marco Ferraro, con la stessa veste oltre a quella di libero, anche nella Strike Team Monteluce, spiega come è possibile mantenere la forma rispetto la ‘quarantena’.

“Agli atleti ho detto di fare il possibile per mantenere la forma fisica, sebbene sarebbe stato impossibile, anche solo pensare, di rimanere allo stesso livello. Dovevamo focalizzarci sul mantenimento, e non più sul miglioramento delle nostre performance. Nel primo periodo è stato tutto più semplice, perché, anche se singolarmente, abbiamo continuato a correre. Ora, invece, l’attività si può basare solo sugli esercizi che si riescono a fare all’interno delle proprie abitazioni”.

Il dover rimanere a casa ha chiaramente condizionato anche i programmi di allenamento, prima individuali, oggi omogeneizzati con la stessa sequenza di esercizi per tutti.

“Ho iniziato facendo un programma che servisse per la forza, intesa come resistenza e produzione di energia, volto anche al potenziamento delle articolazioni, e per il rafforzamento del cosiddetto “core”, ovvero un lavoro specifico sui muscoli addominali e lombari, allo scopo di allenare e stabilizzare la zona centrale nevralgica del corpo. Nella seconda fase, inserirò anche esercizi specifici per le gambe e un programma cardio, per cercare di mantenere alti i livelli di resistenza”.

Quello che impensierisce Ferraro, è tutta la parte legata alla rapidità e alla reattività, che ovviamente non può essere allenata in autonomia, sia per la mancanza di spazi che di strumenti adatti.

“Gli esercizi per allenare la velocità di movimento e la prontezza di riflessi sono quelli più problematici e difficoltosi da ricreare in ambito domestico perché richiedono spazi ampi, l’ausilio di attrezzi e l’interazione di più persone. Quando torneremo in palestra, ricominceremo proprio da questi a lavorare e ci vorrà forse del tempo prima di tornare ai livelli iniziali”.

La vera preoccupazione, invece, è rivolta alla condizione mentale degli atleti nel momento in cui ripartiranno gli allenamenti.

Il giusto approccio mentale è importante per affrontare nel modo migliore questo periodo e l’incertezza generale. E sarà, inoltre, fondamentale nel momento in cui torneremo in palestra e ripartiremo con la preparazione. Conosco, però, abbastanza bene i miei compagni di squadra,e penso di potermi sentire sicuro da questo punto di vista. Anche adesso siamo molto affiatati e sempre in contatto: credo che questo aspetto, quando torneremo ad essere un gruppo anche sul campo da gioco, potrà fare la differenza”.

Arianna Boco