Scaccia: “Chiediamo prese di posizione, non decisioni a metà”

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Scaccia: “Chiediamo prese di posizione, non decisioni a metà”. Il direttore tecnico del settore femminile della Monini Spoleto: “Protocollo di sicurezza inattuabile per la maggioranza. In questo momento molte idee ma anche molti dubbi”

   

Roberto Scaccia, direttore tecnico del settore femminile della Monini Spoleto, è stato ospite del nostro approfondimento video “VolleyumbriaTV”. In anteprima ecco alcune sue dichiarazioni riguardo il futuro del volley nelle realtà medio-piccole di provincia.

“Diventa difficile continuare a parlare di volley – ammette Scaccia – Ogni giorno arrivano avvisi di riunioni e meeting. Si parla continuamente ma alla fine non si decide, ci siamo confrontati su tutto ormai. Ripresa degli allenamenti il 18 maggio? Non si sa come potremo ripartire. E’ trapelato qualcosa sulle modalità, ma sono cose cui una società medio-piccola non può far fronte. Io pensavo di recuperare i mesi di allenamento non svolti in estate, ma per come la vedo adesso sta svanendo anche questa possibilità”.

Scaccia evidenzia poi le criticità per quanto riguarda i singoli atleti e i possibili danni a livello economico…

“Stare fermi per troppo tempo comporterà un duro lavoro mentale prima che fisico. Ma io ho paura che per alcuni non ci sarà più pallavolo. Questo periodo di stop fa venire molte idee ma anche molti dubbi. Se non riusciamo a colmare la distanza tra marzo e settembre ci saranno danni enormi. Ma se non c’è la possibilità di tornare nei palazzetti fino a un vaccino o ad un’altra soluzione, chiediamo massima chiarezza. La vita prima di tutto, ma invece che darci indicazioni attuabili da pochissimi devono prendere delle decisioni precise”.

Il dirigente spoletino ha cercato poi di analizzare le possibili soluzioni per il mondo del volley regionale umbro, ma attualmente il quadro rimane molto complesso.

“Quanti ripartiranno però una volta che tutto sarà passato? Ma già dal medio livello in giù tutto andrà a ripercuotersi sulle società… La federazione sta pensando a come stilare le classifiche, ma assegnare i titoli non serve a nulla. Caso mai le classifiche serviranno per i ripescaggi, visto che si prevede la chiusura di molte società. La collaborazione fra club del territorio può essere una soluzione importante ma non a tutto”.

Nicolò Brillo