L’INTERVISTA: Travica: “Sir, ecco il segreto per la vittoria!”

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L’INTERVISTA: Travica: “Sir, ecco il segreto per la vittoria!”. Alla vigilia del ritorno in campo per la Del monte Supercoppa il nuovo regista dei Block Devils “urla” tutto il suo entusiasmo per il ritorno in campo

Giusto atteggiamento, grande carica, massima convinzione: ecco come si vince!

   

È la vigilia del ritorno in campo della pallavolo giocata e Dragan Travica racconta, e si racconta, in vista di quella che sarà per lui la prima partita ufficiale con la Sir Safety.

Domenica sarà una gran festa per la pallavolo. Dopo un lungo stop, mai capitato prima a nessun giocatore, torneremo in campo e sarà bellissimo! Torneremo a fare quello che per noi è la nostra ragione di vita. Aspettiamo da così tanto tempo questo momento che…abbiamo già vinto!

È ottimista e positivo il palleggiatore di origini croate, ma cresciuto in Italia e ormai naturalizzato, e la sua carica arriva diretta all’interlocutore, facendo vibrare le sue parole che escono a cascata, tanta è l’incontenibile energia.

Manca poco ormai all’ ”ora zero” della pallavolo. Domenica non si giocherà, infatti, “solo” la semifinale della Del Monte Supercoppa, ma simbolicamente sarà il ritorno in campo dell’intero movimento pallavolistico: è stato il primo sport costretto a fermarsi e da quel momento, nella più totale incertezza, tutti hanno deciso di non mollare per cercare di arrivare prontissimi a questo appuntamento.

Travica e compagni si sono preparati molto per questo ripresa, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Si sono allenati, hanno (ri)costruito il gruppo, hanno perfezionato tecnica e schemi ma soprattutto hanno lavorato su di loro, sia come singoli che come squadra.

Ci siamo allenati tantissimo in attesa di ripartire, è stata la più lunga preparazione mai fatta. Una prova mentale oltre che fisica, ma ne avevamo bisogno perché siamo stati lontani per tanto tempo dal campo e perché la squadra aveva bisogno di consolidarsi, di funzionare bene e questo è possibile solo stando tanto tempo insieme. Perché solo se credi nel gruppo dai tutto te stesso in partita!

E Dragan Travica non avrebbe mai pensato che l’ingresso nel gruppo dei Block Devils potesse avvenire in maniera così naturale:

Sono rimasto, addirittura, sorpreso da quanto sia stato facile integrarsi con i ragazzi. C’è un atmosfera fantastica e il giusto “mood” che ti fa sentire subito a tuo agio. E poi c’è Aleksandar Atanasijević, che è la persona giusta per interpretare il ruolo del capitano perfetto, ha un carattere fantastico ed è un gran trascinatore, sia con la squadra che con i tifosi.

Appunto i Sirmaniaci: tifoseria che ammira enormemente, tanto da aver rappresentato uno dei motivi per cui ha deciso di venire a Perugia. E, quindi, l’idea  di dover giocare in un palazzetto vuoto gli pesa ancor di più. Quel “settimo uomo” che da così tanto tempo aveva sognato di avere dalla sua parte, mancherà ancora dal PalaBarton e per il momento bisognerà accontentarsi di averlo vicino in modo diverso.

Tutte le volte che ho giocato a Perugia venivo sopraffatto dall’incitamento dei Sirmaniaci, non si fermano mai, canzoni sempre originali e coregrafie stupende. E ora che finalmente sono qui mi disturba il fatto che a causa del Covid-19  non possa godere del loro spettacolo e della loro carica. Ci vorrà ancora pazienza, ma noi aspettiamo fiduciosi.

Non si abbatte mai, non mostra titubanze o frustrazione. La ripartenza porta con sè ancora molte ombre, appunto dall’assenza del pubblico alle quelle dei compagni infortunati, ma l’atteggiamento del regista bianconero è sempre rivolto alla ricerca del lato positivo, di quel più rispetto al meno, della voglia di tornare a divertirsi facendo la cosa per cui lui e i suoi compagni hanno scelto di combattere ogni giorno. E proprio questo sarà la più grande chiave per la vittoria: “Giocare concentrati ma divertendosi“.

La gara di domenica rappresenta un salto nel buio perché saranno tante prime volte tutte insieme e la tenuta mentale farà la differenza. La pallavolo chiama, Dragan Travica risponde: “Presente!”.

Arianna Boco