In attesa della partenza per la Polonia il centrale bianconero Birarelli punta Rio

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Italy's Emanuele Birarelli (15) celebrates after the team defeated the USA 3-0 during a men's volleyball quarterfinal match at the 2012 Summer Olympics Wednesday, Aug. 8, 2012, in London. (AP Photo/Chris O'Meara)
   

Il grande volley dà appuntamento in Polonia per le finali a sei di World League e sarà una sorta di “prova generale” in vista delle olimpiadi di Rio. Nella formazione italiana ci saranno i tre block devils Zaytsev, Buti e Birarelli. Proprio quest’ultimo pensa in grande:

“Intanto sono contento che ci siamo qualificati per le Final Six perché prima dell’ultimo weekend non era scontato dovendo affrontare un’Argentina in forma, la Serbia e l’Iran padrone di casa con alle spalle il pubblico amico. E adesso andiamo in Polonia in un girone di inferno con due grandi e solide squadre come Usa e Brasile per provarci. Credo che se stiamo tutti bene abbiamo la possibilità di vincere con tutti. Perciò, al netto della gestione di piccoli problemi fisici, bisogna partire per Cracovia con l’obiettivo di vincere, fermo restando che poi l’obiettivo principale dell’estate sarà Rio. L’Olimpiade è una cosa speciale, già si sente un po’ l’atmosfera e ci teniamo molto. È un torneo particolare, dove giochi cinque gare in dieci giorni, con il nostro raggruppamento molto tosto, nel quale bisogna essere bravi a risollevarsi subito dalle difficoltà di una sconfitta e non gasarsi troppo per una bella vittoria. E nel quale poi la verità è il quarto di finale che è il famoso spartiacque della manifestazione. Ci sarà un livello altissimo tra le prime, una concorrenza pazzesca. Ma il sogno di una medaglia ce l’abbiamo e, con un po’ di fortuna e tanta bravura, le possibilità ci sono”.

Tanti obiettivi a breve scadenza dunque per Birarelli. E poi a settembre un’altra grande stagione da vivere al PalaEvangelisti. Durante le gare di World League i tre italiani hanno incrociato i loro compagni di squadra che militano nelle altre nazionali. Chissà se nei corridoi dell’hotel che ospitava le delegazioni si è parlato anche della Sir Safety Conad Perugia:

“Ovviamente si”, conclude Birarelli “Abbiamo parlato e scherzato un po’ sulla prossima stagione, anche perché in questa manifestazione, tra hotel, aeroporti e palazzetti, ci incrociamo sempre. Siamo tutti quanti consci che è stata allestita una bella squadra, ma anche che c’è tanto da lavorare perché per portare a casa risultati non bastano i nomi sulla maglia. Credo al tempo stesso che siamo tutti giocatori abituati a giocare in squadre di alto livello, sappiamo gestire la pressione che ci sarà l’anno prossimo e non vediamo l’ora di cominciare a lavorare e costruire un gruppo compatto dove ognuno gioca per il compagno. In questo modo sono convinto che potremo toglierci belle soddisfazioni”.