Prandi spegne gli entusiasmi: “E’ ancora presto per cantare vittoria”

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Prandi spegne gli entusiasmi: “E’ ancora presto per cantare vittoria”. Il capitano della Zambelli analizza l’ottimo momento della squadra: “E’ un bell’inizio, ma conta essere in vetta alla fine”

   

Ha servito il poker la Zambelli Orvieto che nella serie A2 femminile è rimasta imbattuta ed ha fatto nuovamente il pieno di punti nella quarta giornata di campionato superando la matricola Martignacco.

L’attuale primo posto in classifica è merito di tutte, in particolare della regista e capitano Vittoria Prandi che gestisce la squadra in campo.

“Dell’ultima partita disputata mi è piaciuta l’intesa che c’è tra tutte noi, e per quanto riguarda il mio ruolo di palleggiatrice l’intesa con le centrali e le attaccanti. Orvieto è in vetta adesso, è sicuramente un bell’inizio, ma non bisogna cantare vittoria troppo presto. Conta essere in vetta alla fine del campionato e noi siamo solo all’inizio”.

La settimana di allenamenti procede normalmente perché nell’appuntamento di giovedì primo novembre le orvietane osserveranno il loro turno di riposo previsto dal calendario e resteranno spettatrici delle avversarie.

“È un inizio soddisfacente, non c’è che dire, quattro partite giocate e quattro partite vinte con il primo posto in classifica; le vittorie sono uno stimolo per lavorare meglio in palestra in vista delle prossime partite che si preannunciano impegnative. Naturalmente ci impegneremo per proseguire su questa strada”.

A proposito di prossime avversarie va sottolineato che Orvieto è solo a metà del girone di andata e che nelle prossime quattro partite ne dovrà affrontare tre in trasferta, per giunta con rivali che sembrano puntare ai play-off.

“Domenica andremo a sfidare Pinerolo che giocando in casa ci può dare ancor più filo da torcere, quindi dovremo avere grande impegno e grande attenzione. Essendo impegnate sul terreno avverso, occorrerà tenere alta l’attenzione. Questa settimana il nostro allenatore sicuramente ci farà concentrare sulle caratteristiche delle piemontesi e sul loro schema di gioco. Dovremo insomma giocare d’anticipo”.