Puya Montazemi guida il settore maschile di Monteluce verso un futuro che passa dai giovani. Una strada impegnativa ma chiara: costruire squadre competitive formate da atleti cresciuti in casa, portatori dei valori e dell’identità della società.
La scorsa stagione la Serie C ha raggiunto i playoff, un grande risultato. Quest’anno però la squadra è stata rinnovata e ringiovanita. Come state affrontando questo nuovo ciclo?
«Abbiamo costruito un organico giovane ma con ottime prospettive. Ci sono ragazzi già esperti della categoria che aiuteranno i nuovi a crescere. Il gruppo è compatto e coach Nicola Lalleroni ha portato entusiasmo e professionalità: ci sono le basi per toglierci belle soddisfazioni.»
Con Lalleroni alla guida della Serie C e l’arrivo di un tecnico esperto come Patrizio Arcangeli, come sta crescendo lo staff maschile?
« Patrizio porta una competenza enorme: averlo con noi è un onore. Io cerco di fare da collante, perché credo molto nel confronto e nel dialogo. Cresciamo tutti di più quando ci sono tante figure di valore con cui lavorare.»
La società ha puntato molto sui giovani, con tanti innesti in Serie C e in Serie D. Quanto è importante il vivaio per Monteluce?
«È il cuore del progetto. Lo scorso anno cinque Under 15 hanno esordito in Serie C, e gran parte della Serie D è composta da ragazzi del settore giovanile. Non vogliamo crescere solo atleti, ma anche futuri allenatori e staff tecnici: investire sulle risorse interne è la nostra forza.»
Il volley maschile in Italia soffre da anni numeri ridotti. Come affrontate questa difficoltà a Monteluce?
«Nonostante il contesto, i nostri numeri crescono. La ricetta è semplice: lavorare bene, creare entusiasmo. I nuovi arrivano soprattutto dal passaparola, perché i nostri atleti trasmettono agli amici la passione per la pallavolo. È la miglior pubblicità che potessimo desiderare.»
