
L’assistant coach biancazzurro analizza il momento della squadra: “Evitiamo di rilassarci dopo tre vittorie, perché alle porte c’è un avversario di qualità”
Allegro e scherzoso come carattere; inflessibile, persino maniacale, quando si tratta di lavorare. Ma è una figura coagulante all’interno del gruppo, con il quale lega molto e dal quale è a sua volta apprezzato. Arrivato anche lui nell’estate del 2021, per la quinta stagione consecutiva Mirko Monaldi è il fedele “secondo” di Marco Bartolini in una ErmGroup Altotevere che sta per affrontare un altro importante bivio di stagione nel campionato di Serie A3 Credem Banca: la partita interna contro la Negrini Cte Acqui Terme, ancora imbattuta e diretta inseguitrice della capolista Conad Reggio Emilia. Fondamentale il compito di Monaldi, in quanto uomo che raccoglie e analizza i numeri. “Abbiamo messo in mostra due ottime prestazioni in trasferta – esordisce l’assistant coach – perché ci metto anche quella di Sarroch. In A3 vincere fuori casa è un segnale pesante, anche perché obiettivamente il livello della categoria si amplifica di netto nelle sfide lontano da casa, specie all’inizio. In questo momento, dobbiamo conservare la lucidità, perché potrebbe subentrare il timore di un tendenziale rilassamento all’indomani di tre vittorie per 3-0: bisogna invece tenere la tensione alta durante la settimana, per quanto sia la caratura dell’avversaria di turno a suggerirci in automatico di fare così. L’Acqui Terme è una formazione tecnicamente evoluta, con giocatori che per anni si sono esibiti in palcoscenici molto importanti e alludo a Botto, Argenta e Petras. Troveremo quindi dall’altra parte della rete un sestetto con numeri e pedine di qualità: noi dovremo disputare una buona partita, ma potrebbe non bastare. Ci dovremo posizionare fra il buono e l’ottimo: a quel punto, potremo pensare di capitalizzare qualcosa”.

Ed ecco il Monaldi in presa diretta: “Dare alla partita le prerogative di battaglia – agonistica, ovviamente – è il primo obiettivo; adesso stiamo studiando i piemontesi e insieme anche il nostro gioco, perché dopo cinque partite è giusto verificare ciò che è stato fatto. I numeri iniziano a dire qualcosa, visto che si ripetono. E quindi, quando si ripetono in maniera continuativa debbono essere analizzati: cercheremo di capire il motivo di certe sbavature e di altre cosettine per correggerle quanto prima. Dobbiamo ripulire determinate situazioni, mettere a posto e ottimizzare alcune rotazioni e da tutto ciò ripartire. L’impegno di domenica è complicato: qui a San Giustino arriverà una fra le compagini in assoluto più forti della categoria. Confidiamo allora anche nel sostegno degli sportivi”.

C’è un motivo di ottimismo in casa biancazzurra: “Speriamo di recuperare al 100% Favaro – sottolinea Monaldi – e abbiamo ancora qualche giorno a disposizione da sfruttare. I tempi sembrano però quelli giusti. Per il resto, dovremo stare sul pezzo senza farci trascinare in situazioni non contingenti: il mese di novembre è delicatissimo, per cui dobbiamo passare indenni le prossime due gare. Quest’anno, le squadre imbottite di giovani non ci sono: anzi, l’età media generale è abbastanza alta, quindi significa che nell’arco dell’annata chiunque potrebbe realizzare l’acuto. Quando noi ci imbatteremo in situazioni del genere, dovremo essere capaci di gestire il momento. Al di là del risultato che maturerà sul campo contro Acqui Terme, non succederà ancora nulla di determinante; tuttavia, per noi sarà come la prima prova scritta dell’esame di maturità: se la superi, hai di sicuro fatto bene e puoi continuare con maggiore serenità”, conclude il vice di Bartolini.
































