Serie B2 Femminile: Trestina in testa alla classifica, bene Marsciano, Magione costretta a saltare il turno

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Marsciano sgomina Anzio 

La seconda trasferta consecutiva di questo campionato regala anche la seconda vittoria a Marsciano, che si sbarazza di Anzio in tre set.

Le padrone di casa cominciano bene, giocando un’ottima pallavolo e costringendo le ospiti al classico punto a punto. Ma le marscianesi, sfruttando tra altre cose un’ottima prestazione a muro (10 i vincenti per loro a fine gara), sono molto attente e quando il punteggio potrebbe farsi caldo, piazzano i colpi vincenti che valgono la conquista del primo set (21-25).

Al rientro in campo è ancora la squadra di coach Sperandio a dettare legge, spingendo molto anche dai nove metri, mettendo in seria difficoltà la ricezione avversaria e facendo registrare ben 3 dei 4 ace messi a segno in totale. Il secondo set va referto ancora per le umbre, ma con margine ancora più consistente rispetto al primo (16-25).

Un evidente calo di concentrazione fa aumentare di molto gli errori di Marsciano, ma soprattutto consente alle laziali di rimanere in partita (19-20). Ma ritrovata la giusta lucidità le ospiti tengono a bada i tentativi delle avversarie di allungare il match, conquistando anche la terza e decisiva frazione (22-25).

Ed è proprio il caso di dire che la lucidità sia stato l’ingrediente in più della partita messo in campo dalle umbre, che hanno saputo tenere a bada le frecce all’arco di Anzio, evidentemente ben studiate in preparazione del match.

Con questa vittoria Marsciano si piazza in sesta posizione ed entra a far parte del nutrito pacchetto delle squadre con 6 punti in classifica, ma non lontana (- 3) dalla testa della classifica, al momento occupata da una Trestina a punteggio pieno.

Prossimo impegno in quel di Grosseto, con le toscane ancora secco di vittorie e di punti. Un’occasione ghiotta? Forse sì, ma come sempre sarà necessario tenere la barra a dritta.

ONDA MEDICAL SAN GALLO ANZIO – FAIL GROUP MARSCIANO 0 – 3

(21-25, 16-25, 22-25)

ONDA MEDICAL SAN GALLO ANZIO: Garzi 9, Mannironi 9, Romano 8, Tiraterra 4, Mostacci 3, Cecchini 1, Zannoni (L1), Belardi 3, Mennella, Cibbadi (L2); n.e.: Cancelli

(b.s. 4, 1 ace, 3 muri, 13 errori)

Allenatori: Davide Garzi e Gianluca Lacasella

FAIL GROUP MARSCIANO: Carboni A. 17, Ndulue 15, Pierini 11, Santocchia 8, Santi 5, Volpi 2, Fagioli (L1), Chiattelli (L2); n.e.: Carboni L., Cornacchini, Chiaraluce, Martinoli, Scanu, Brunori

(b.s. 9, 4 ace, 10 muri, 13 errori)

 Allenatori: Gian Paolo Sperandio e Martina Renghi

Arbitri: Rosa Privitera e Davide Pennisi

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Trestina in vetta

Tra Femac Trestina e Lucky Wind Antico Pastificio Foligno-Trevi è andato in scena uno dei tanti derby umbri del girone nel quale sono impegnate le squadre della regione verde.

Tra le mura amiche le altotiberine hanno confermato come al momento siano loro la squadra da battere. Anche se in avvio il campo aveva detto sì alle ospiti, vittoriose nel primo set con ampio margine (15-25).

Le biancazzure guidate dal duo Bosi-Restani hanno continuato a giocare una buona pallavolo, ma con pazienza e con grande attenzione Trestina ha fatto valere la propria legge. Cosa non scontata, ma certamente alla portata di una squadra molto ben assortita, che può far valere non solo le proprie punte di diamante (Malesardi tra le altre), ma anche un’eccellente organizzazione di gioco, a partire dall’esperienza e livello di Baruffi in regia. Ed è stato così che con punteggio identico (25-22), le padrone di casa si sono aggiudicate sia il secondo che il terzo set.

Ritrovati i giusti equilibri, la squadra di coach Brighigna ha fiutato che avrebbe potuto chiudere facendo bottino pieno e non si è fatta pregare. Foligno-Trevi è protagonista di alti e bassi dei quali Trestina approfitta; e continuando a giocare con continuità conquista anche il quarto parziale (18-25).

Una vittoria che vale il primo posto a punteggio pieno e che proietta Trestina nel novero delle squadre che potranno dire la loro anche nel medio e lungo periodo. Foligno-Trevi è invece attesa alla riscossa, perché l’attuale decimo posto, pur non essendo ancora problematico, necessità di una decisa inversione di tendenza.

Il prossimo turno porterà Trestina a Terracina, quarta con 6 punti in cascina e dunque già avversaria diretta, mentre Foligno-Trevi ospiterà Magione, che in ragione di un problema di impianto non ha disputato la gara interna contro Priverno.

FEMAC TRESTINA – LUCKY WIND ANTICO PASTIFICIO FOLIGNO-TREVI 3 – 1

(15-25, 25-22, 25-22, 25-18

FEMAC TRESTINA: Malesardi 20, Martinelli 14, Vibi 9, Saia 5, Mazza 2, Borzetta 1, Lillacci (L1), Casareale 7, Baruffi 3, Valentini 2; n.e.: Massai, Zani, Tornesi (L2)

Allenatori: Francesco Brighigna e Claudio Nardi

LUCKY WIND ANTICO PASTIFICIO FOLIGNO-TREVI: Viola 15, Ciccolini 14, Valeri 8, Natalini 8, Fattorini 7, Maiuli 5, Sagramola (L1), Febbrari 1, Tizi; n.e.: Manni, Mariano, Sirci, Pepponi (L2)

Allenatori: Albino Bosi e Paolo Restani

Arbitri: Danilo Rizzi e Francesca Righi

PROSSIMO TURNO E CLASSIFICA

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A Magione non si è giocato

A volte succede che anche le attrezzature più collaudate possano andare in tilt. Per esempio è successo qualche mese fa con un programma di gestione dei voli aerei che ha provocato la cancellazione di circa 1300 voli, facendo rimanere a terra centinaia di migliaia di passeggeri in tutto il mondo.

E se da Edison in qua accendere la luce è uno dei gesti più semplici del quotidiano, non lo è meno farlo all’interno di un impianto sportivo. Solo che sabato scorso al palazzetto dello sport di Magione non è stato così. Anzi, a rendere ancora più beffarda la cosa, le luci si sono accese, ma quando Reby Servizi Tmm magione e Farmacie Priverno avevano in pratica completato il loro riscaldamento, una buona parte delle luci al servizio dell’impianto si è improvvisamente spenta. E nonostante gli innumerevoli tentativi di riattivarle, facendo intervenire il gestore della struttura e finanche i servizi comunali, la cosa non ha prodotto l’effetto sperato.

In questi casi le carte federali prevedono che la squadra ospitante debba mettere a disposizione un altro impianto. Cosa che Magione ha fatto chiedendo di poter giocare l’incontro all’interno della palestra di san Feliciano. Qui nuovo riscaldamento, ma quando era tempo (o quasi) di giocare, gli ufficiali di gara hanno deciso che lì la partita non si sarebbe potuta giocare, invitando la società ospitante a mettere a disposizione un altro impianto.

A quel punto le squadre si sono trasferite alla palestra Capitini di Perugia. Ancora riscaldamento, ma siccome il regolamento gare prevede che il ritardo nell’inizio di un match non possa superare le due ore e visto che le due ore erano passate, la coppia arbitrale ha deciso che la gara non si sarebbe potuta disputare, rimandando tutti a casa.

La palla, visto che a pallavolo si gioca proprio con quella, passa ora al giudice sportivo nazionale, che dovrà valutare se la decisione sia stata giusta o meno. Perché se così fosse, Magione si vedrebbe decretata una sconfitta con triplo 25 a 0. Oppure la ripetizione, o meglio una nuova calendarizzazione della partita, con spese dell’inutile trasferta di Priverno a carico della società Umbra, che comunque nel primo caso potrebbe ricorrere alla Corte Sportiva di Appello.

Ma in casa Magione non poche sono le perplessità, dato che la ritenuta inidoneità del campo di San Feliciano sembrerebbe a loro dire discutibile, mentre l’obbligo di mettere a disposizione un altro terreno di gioco era stato rispettato. Solo che trovarne un secondo, cioè quello di Perugia, ha determinato l’inevitabile passare del tempo e la conseguente determinazione di non far scendere le squadre in campo nonostante i tre riscaldamenti andati in scena. In ogni caso Magione ha preannunciato istanza preventiva tendente ad anticipare la decisione del Giudice Sportivo sull’eventuale sanzione più grave, ovviamente nell’intento di far rifissare la data di svolgimento della partita. Anche perché, dicono sempre a Magione, se le luci del palazzetto hanno smesso di funzionare e se si sono prodigati in ogni modo per trovare un’alternativa, non ritengono di meritare la sanzione della perdita del match.

Raffaello Agea