
Il giovane laterale della ErmGroup racconta gli alti e bassi di inizio stagione: “Solo una questione psicologica”. E sulla squadra: “Vogliamo chiudere al meglio il 2025”
Con i suoi 117 punti sulle 9 partite fin qui disputate, è per ora il secondo marcatore stagionale della ErmGroup Altotevere dietro a Simone Marzolla, che guida con 138. E i 4 ace di Mantova lo fanno salire anche in questo caso al secondo posto, preceduto da Niccolò Cappelletti che è a 11. Ma soprattutto Matteo Alpini è tornato a essere uno dei protagonisti a pieno titolo nella bella impresa esterna dei biancazzurri dopo un breve periodo che per lui era stato meno brillante. “In effetti – spiega Alpini – dal punto di vista personale ci sono state due-tre partite nelle quali mi sono trovato più in difficoltà, ma non per problemi fisici: forse si è trattato di una questione più psicologica che altro, anche se ho risolto questa situazione, che forse mi ero creato da solo. Ora sono di nuovo “io” e già da un po’ di gare. Il fondamentale che mi funziona più degli altri è la battuta ed è già un importante passo avanti”. Sui quattro punti dai nove metri messi a segno contro la Gabbiano Farmamed, peraltro tutti nel quarto set, Alpini ricorda un particolare: “Quattro ace li avevo già fatti in una partita, ma in Serie B, quindi è un altro discorso. Direi che, tolti gli aspetti personali e analizzando la questione dal punto di vista della squadra, quella di Mantova è stata una bella prova di carattere, perchè abbiamo mostrato una buona consapevolezza della nostra forza, il che non era scontato dopo un secondo set nel quale gli avversari ci avevano preso le misure sotto tutti i punti di vista. Abbiamo subito tanti muri e reagire in quel modo non era semplice; invece, abbiamo ripreso la partita in mano, rimanendo calmi e lucidi su quello che dovevamo fare. È chiaro che quando vai a giocare una partita contro una squadra forte come Mantova, animata da obiettivi ambiziosi, devi capire che davanti hai una compagine solida, quindi non puoi pensare di stravincere tutte le partite. E allora, abbiamo risposto facendo il nostro”.

Certamente, la chiave di soluzione del match è stata la dinamica della terza frazione, iniziata male ma ribaltata dalla metà in poi grazie in primis alla battuta: “Non ci siamo fatti prendere dal panico quando avrebbe potuto subentrare l’affanno per un andamento favorevole a loro – commenta lo schiacciatore di Prato – ma siccome vincere aiuta a vincere, se si viene da una serie di successi hai anche delle sicurezze in più. Ecco, siamo stati bravi nel non far crollare queste sicurezze dopo aver ceduto il secondo set, alzando il livello al servizio, che nei primi due set non era stato così esaltante. Direi pertanto che siamo stati anche fortunati, perché i colpi dai nove metri sono entrati”.

Secondo posto al giro di boa praticamente acquisito: così sentenzia la matematica, anche se la logica suggerisce di non accontentarsi. “Quanto successo nella giornata di campionato ci offre la possibilità di giocare con serenità; tuttavia, noi vogliamo i tre punti anche contro il San Donà di Piave per chiudere l’anno 2025 con l’ottava vittoria di fila, per consolidare il secondo posto e per dare un’ulteriore dimostrazione di compattezza anche mentale”, conclude Alpini.































