Una vittoria fa sempre bene, ma la Sir ha da meditare

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Una vittoria fa sempre bene, ma la Sir ha da meditare. E’ questa l’analisi della gara vinta in casa contro la Emma Villas Siena

   

La gara contro Siena sembrava dall’esito scontato, soprattutto dopo l’exploit esterno infrasettimanale di Civitanova Marche. I marchigiani avevano perso male contro la capolista e una Sir seppur a ranghi ridotti (Colaci infortunato con Piccinelli riadattato nel ruolo di libero), era sembrata un rullo compressore.

Siena, invece, ha un po’ spento i facili entusiasmi. Ha colpito quando ha visto Perugia in difficoltà e lo ha fatto bene, accendendo una partita altrimenti scontata. Bene per lo spettacolo, male per i difetti della squadra di Bernardi che sembrano tornare a galla.

Al netto di Piccinelli, chiamato a sostituire il libero della nazionale, la ricezione ha fatto fatica con i senesi che centravano “tra le linee” dai nove metri. La difesa in alcuni casi è apparsa approssimativa ed in difficoltà nel ricostruire l’azione per il contrattacco. E, forse il problema maggiore, ancora uno scarso affiatamento tra il regista De Cecco e la sua nutrita schiera di schiacciatori. Tutti problemi risolvibili, la cifra tecnica dei singoli non si discute, serve lavoro, tanto, che in un calendario pieno di impegni è sempre difficile da portare avanti.

La Sir Safety ha dominato al servizio, non solo per i 17 ace, ma per aver tenuto costantemente in apprensione la retroguardia ospite guidata dall’ex Giovi. La vittoria l’ha costruita lì dai nove metri. Poi è mancata quella continuità che ha consentito a Siena di riemergere, è una buona squadra con elementi di spicco quali l’opposto cubano Hernandez. In Superlega non è lecito concedersi pause, merito agli avversari per avere reso pan per focaccia ed aver tenuto alto il livello della gara.