San Giustino vuole ripetere l’impresa

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Dopo la vittoria al tie-break sulla Olimpia Ravenna, un altro incontro di cartello per la Sia Coperture San Giustino. Domenica 12 febbraio, ore 17.00 al PalaVolley arriva Coveme San Lazzaro che nel turno precedente ha liquidato in soli 75 minuti la pratica Montesport Montespertoli. Oltre alla qualità delle sue giocatrici, la compagine di Claudio Casadio ha un valore aggiunto importante: il fatto di costituire blocco oramai consolidato, con un’altra coppia centrale di tutto rispetto composta da Martina Focaccia e Giulia Spada, ma anche a lato ci sono Greta Pinali e Serena Vece, mentre nel ruolo di opposto si alternano Giulia Visentini e Ilaria Casini; il tutto sotto la sapiente regia di Giulia Forni. Come si può notare, un gruppo attrezzato in ogni reparto, che sta al momento mettendo dietro di se’ anche le grandi favorite della vigilia e che fino all’ultimo renderà la vita difficile a chiunque. Un altro match difficile per le biancazzurre che vogliono affrontare questa partita con la giusta concentrazione, al contempo, però, la concentrazione richiesta non deve trasformarsi in pressione; anzi, più circostanze consigliano di scendere in campo con la stessa scioltezza mentale che ha poi permesso a Spicocchi e compagne di arrivare a sovvertire il pronostico sulla carta. Contro la Coveme Vip, quindi, dovrà verificarsi la stessa identica condizione: dare il massimo senza timori reverenziali e costringere l’avversaria a dimostrare la propria superiorità con i fatti. Il tecnico Camiolo ripresenterà lo stesso sestetto di sette giorni prima: diagonale Lavorenti-Lisandri, coppia centrale Spicocchi-Rosa, a lato Barbolini e Cornelli e libero Krasteva. Nemmeno il pubblico ha a questo punto bisogno di inviti: siamo dell’opinione che l’impresa di domenica scorsa sia già un gran motivo di richiamo per chi ha rivisto finalmente il “giocattolo” che riesce a far divertire. Una coppia pesarese è stata chiamata a dirigere l’incontro, con primo arbitro Marianna Santoniccolo e secondo arbitro Vieri Santin.