Perugia si aggiudica gara 1 dei quarti playoff scudetto, ma fatica contro un avversario irriconoscibile rispetto sette giorni prima
Che Ravenna non fosse la squadra arrendevole vista sette giorni prima era abbastanza ovvio, che l’aria da playoff dia una carica in più alle contendenti anche questo era scontato. Meno scontato l’approccio morbido della Sir Safety alla gara. E’ decisamente mancata quell’efficacia al servizio dei cecchini di Perugia che avevano inciso tanto finora in stagione. La Bunge ha potuto costruire facilmente le sue trame di gioco e tutto filava per il verso giusto fino al 22-24 del secondo set. La partita cambia volto con ospiti incapaci di chiudere e padroni di casa che ne approfittano e smantellano le certezze altrui.
Le intenzioni di Bernardi erano di lasciare a riposo Atanasijevic, visto l’impegno di Champions League fra qualche giorno. L’esito del primo set scombina i piani e riporta l’opposto serbo in campo, ma Perugia stenta anche nei successivi parziali. Solo nell’ultimo set Ravenna dimostra di aver dato tutto, partita, alla fine, divertente per i circa tremila spettatori che hanno assiepato le tribune del PalaEvangelisti.
Le formazioni.
Bernardi varia il sestetto che sette giorni prima aveva sconfitto Ravenna, scegliendo Andric al posto di Atanasijevic. Confermato Berger in coppia con Zaytsev, De Cecco in regia, Anzani e Podrascanin centrali, Colaci libero. Dal secondo set Atanasijevic riprende il suo posto in campo. Anche Soli varia leggermente il sestetto con Georgiev per Vitelli al centro. In coppia con il bulgaro Diamantini, al palleggio Orduna, Buchegger opposto, libero Goi, in banda Poglajen e Marechal.
La cronaca.
Ravenna appare più determinata rispetto la gara persa sette giorni prima (2-5). Buchegger trova il “mani e fuori” del 3-7, Bernardi richiama i suoi in panchina (3-8). Massimo vantaggio degli ospiti su attacco di Marechal (5-11), la Sir comincia ora a prendere le misure al temibile opposto Buchegger e Soli ferma il gioco (15-17). Fase finale del set, Bernardi ricorre ai trenta secondi (18-21) ma i “block devils” non riescono ad imprimere la svolta necessaria a sovvertire l’esito.
Fuori Andric, dentro Atanasijevic nel secondo parziale. I ravennati continuano ad esercitare una leggera prevalenza (5-8) e sul 6-10 time-out Perugia. Berger dai nove metri manda in crisi la ricezone avversaria che regala alcune free ball (12-12). La reazione di Perugia si ferma sul più bello, Ravenna ritrova coesione e si riporta avanti (15-18). Seconda rimonta dei padroni di casa (21-21), ma un paio di errori costano il 21-23. Finale incandescente con due palle set annullate a Ravenna e Sir che porta i set in pareggio.
Un terzo parziale che inizia in perfetto equilibrio (8-8), ma cone nei set precedenti Ravenna opera un breaak (12-14). Questa volta i locali riescono a recuperare subito, approfittando anche di errori in attacco degli avversari (16-14). Romagnoli richiamati in pachina ed al rientro il parziale torna in bilico (20-20). L’ace di Marechal segna il 21-23, Berger riporta in asse (23-23). Finale ai vantaggi con Podrascanin che chiude a muro.
Ultimo set con Perugia che prende il largo (12-8), diversi gli errori al servizio in questa fase da entrambi i lati della rete. Zaytsev infila la diagonale vincente del 17-12, Ravenna non sembra avere più energie fisiche e mentali ed il match si avvia al finale. Gara 1 dei quarti di finale è della Sir Safety Conad Perugia, gara di ritorno in programma domenica 18 marzo a Ravenna.
I tabellini.
Sir Safety Conad Perugia – Bunge Ravenna: 3-1 (20-25 26-24 28-26 25-19)
Perugia: Zaytsev 15, Berger 11, Anzani 10, Podrascanin 10,Andric 3, De Cecco 2, Colaci(L1), Atanasijevic 17, Shaw, Della Lunga. N.E.: Ricci, Cesarini(L2), Siirila. All.: Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
Ravenna: Marechal 25, Buchegger 20, Poglajen 9, Georgiev 6, Diamantini 3, Orduna 2, Goi(L1), Raffaelli 1, Pistolesi, Gutierrez, Vitelli. N.E.: Mazzone, Marchini(L2). All.: Fabio Soli e Luigi Parisi.
Arbitri: Alessandro Tanasi (SR) e Marco Zavater (RM)
Sir Safety (b.s. 18, v. 3, muri 13, errori 9)
Bunge (b.s. 19, v. 11, muri 3, errori 12)
Angelo Pagano
