Job Italia Città di Castello Pallavolo contro il bullismo

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Job Italia Città di Castello Pallavolo contro il bullismo. La compagine tifernate ha preso parte al progetto del Lions nazionale dal titolo  “INTERconNETtiamoci…ma con la testa”

   

La sosta della fine del girone di andata ha concesso alla Job Italia Città di Castello sia di ricaricare le pile in vista di un girone di ritorno da vivere sul filo del rasoio sia di recuperare meglio alcuni giocatori, vedi Filippo Fuganti Pedoni, reduci da qualche acciacco. Le tre vittorie e i cinque punti ottenuti nelle ultime tre gare, ed anche la prestazione di Forlì nella quale con un pizzico di attenzione in più il sestetto di Marco Bartolini avrebbe potuto portare a casa anche qualcosa, hanno sicuramente rinfrancato il morale dei biancorossi e li hanno riportati in condizione di lottare ancora per la salvezza. Da martedì, alla ripresa degli allenamenti, Franceschini e compagni avranno nel mirino la prima di ritorno che li vedrà opposti al Monteluce per un derby umbro che ha il sapore di ultima spiaggia soprattutto per i perugini, relegati in fondo alla classifica con 2 punti.

Intanto nei giorni scorsi la società tifernate, guidata dal Presidente Amedeo Cancellieri e dal direttore sportivo Antonello Cardellini, ha preso parte alla presentazione del progetto del Lions nazionale dal titolo  “INTERconNETtiamoci…ma con la testa” e del tema nazionale di studio “Un calcio (Stop) al Bullismo” al quale ha aderito anche il Lions Club di Città di Castello. Della delegazione facevano parte anche l’allenatore Marco Bartolini  e i giocatori Edoardo Celestini e Francesco Cesari. Durante la presentazione del progetto ha preso la parola il presidente Amedeo Cancellieri che ha evidenziato il fatto che la società tifernate sia in prima linea per favorire il corretto approccio sociale e relazionale dei propri ragazzi ed ha mostrato al pubblico la maglia della prima squadra che, come tutte quelle delle altre compagini, porta stampato proprio il logo della campagna di contrasto al bullismo e al cyberbullismo del Lions Club.