Finale di Serie C maschile: Marchettini-Moscioni, il derby è anche in panchina

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Finale di Serie C maschile: Marchettini-Moscioni, il derby è anche in panchina. Intervista doppia ai due coach che hanno fatto grandi Iacact Perugia e Sir Safety Mericat

   

Inizia stasera con la partita di andata alle ore 19.30 alla Palestra RPA di Olmo (ritorno mercoledì 16 alle ore 21 presso il Palazzetto dello Sport di San Sisto) la Finale Play-off di Serie C maschile. Sarà un derby tutto perugino quello che vedrà confrontarsi la corazzata Futura Energie Iacact Perugia, zero partite perse finora e grande consapevolezza dei propri mezzi, e la più giovane Sir Safety Mericat, terza in classifica nella stagione regolare ma in strepitosa crescita nelle ultime fasi del campionato.

Un percorso pieno di difficoltà per entrambe le formazioni, in una stagione altrettanto complicata e incerta, le ha portate a raggiungere un traguardo che si carica, quindi, di grande importanza.

A poche ore dal fischio d’inizio abbiamo già fatto scendere dialetticamente in campo i due allenatori, Massimo Marchettini per la Iacact Perugia e Andrea Moscioni per la Sir Safety Perugia, in una sorta di “scontro diretto” nella più classica delle interviste doppie. E i giri, per usare il gergo motoristico, sono già altissimi…

Come arriva la squadra a questo appuntamento così importante? Qual è lo stato di forma?

M.M.: L’umore è alto, abbiamo fatto un percorso perfetto perdendo in tutto solo 3 set (due con la Sir Monini e uno proprio con la Sir Mericat, n.d.r.). Siamo consapevoli dei nostri mezzi, anche se quest’anno è stato molto difficile, sia per i problemi legati ai vari infortuni e, più o meno direttamente, al covid, sia per la grande incertezza su quello che ci avrebbe aspettato. Non si è potuto fare programmazione e si viveva tutto alla giornata: questa aspetto ha provato tutti moltissimo.

A.M.: Sono molto contento del percorso fatto e veramente tanto soddisfatto dei miei ragazzi. E’ stata una gran bella avventura e non ce lo saremmo aspettati di poterci giocare la finale. Sono tutti molto giovani, ma hanno mostrato grande maturità nel mettersi sempre a disposizione della squadra, a cambiare ruolo se necessario, a ritrovare sempre la spinta per ripartire ogni volta che si presentava un nuovo problema. È stata una stagione faticosa e tanto impegnativa: le difficoltà legate al covid e le assenze per la paura, legittima, dei genitori, gli infortuni e i problemi di salute…

Qual è la soddisfazione più grande finora raggiunta?

M.M.: Ho avuto la fortuna di allenare un gran bel gruppo e di conoscere molti nuovi giocatori con cui sono diventato veramente amico. Daniele (Mariani, Presidente della Iacact Perugia, n.d.r.) si è impegnato tantissimo e ha sempre creduto in questo progetto. Sono riuscito ad arrivare alla finale come gli avevo promesso, ora spero di finire il lavoro.

A.M.: E’ una grande soddisfazione essere qui. Abbiamo spostato in avanti ogni volta il nostro obiettivo. Prima era riuscire ad entrare nei play-off e ci siamo riusciti, con largo anticipo sulla chiusura della stagione regolare. Poi riuscire a battere in semifinale i nostri cugini della Sir Monini, ed eccoci qui. Quindi sono tanto contento di questo gruppo che ci ha creduto sempre, fino alla fine.

Quali sono il punto debole e il punto di forza della squadra avversaria?

M.M.: Forse potrebbe essere l’inesperienza, ma hanno dalla loro sicuramente entusiasmo, freschezza di energie un buon potenziale difensivo.

A.M.: Ancora non lo abbiamo trovato (ride, n.d.r.) il loro punto debole! Loro sono molto forti, strutturati molto bene fisicamente ed hanno una panchina molto lunga.

D’obbligo chiedere il pronostico…

M.M.: Nelle finali si parte sempre da una percentuale di 50 e 50. E’ una situazione ibrida in cui è come se si annullasse quanto successo prima. L’esito lo deciderà il campo.

A.M.: Dico solo che non abbiamo nulla da perdere e ce la giocheremo senza pensare troppo su chi si trova dall’altra parte della rete.

 

E cosa regalerà o si farà regalare in caso di vittoria?

M.M.: Se dovessimo vincere ho già promesso che farò una super-cena a casa mia e inviterò tutti. Ma soprattutto darò libero accesso alla mia cantina, che i ragazzi conoscono bene… Inoltre, rinnovo la promessa, dato che nel 2013 non l’ho potuta mantenere, di farmi a piedi il ”Sentiero della Bonifica”, 62 km che si snodano tra Chiusi e Arezzo nella pianura della Val di Chiana.

A.M.: A Sirci chiederò subito… una Ferrari! Scherzi a parte, il sogno è di poter assistere al PalaBarton agli allenamenti della prima squadra per poter apprendere i segreti della grande squadra bianconera.

Arianna Boco