Città di Castello ai playoff da seconda

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Job Italia, bella, vincente e seconda in classifica: il recupero contro Bellaria, alla quale i biancorossi rendono il 3-1 subito all’andata, regala a Marra (88% in ricezione e difese da altra categoria) e compagni il posto d’onore e la sfida alla Bontempi Ancona del grande ex Leondino Giombini nei play off con la bella al Pala Ioan.

Bellaria parte subito avanti col servizio di Tosi Brandi (1-3) e con alcuni errori in attacco della Job Italia (2-5), due muri di fila di Cipriani e Zangarelli consentono l’aggancio (5-5). Kessler e Morichelli riportano sopra i romagnoli (7-9) che soffrono però in ricezione (10-10). Valenti ferma l’opposto ospite a muro (15-13) e Bellaria chiede time out ma al rientro Marra è piazzato alla grande per la difesa che consente il 16-13 di Fuganti Pedoni. Poi Cipriani sale in cattedra e sigla due muri out per il 19-16 ma la Dinamo c’è e si rimette in carreggiata (19-19). E’ Morichelli in questa fase il terminale offensivo degli ospiti (21-20) che non contengono però Cipriani e il sapiente pallonetto di Fuganti Pedoni (23-20). Il muro di Zangarelli su Kessler chiude il primo set (25-21).

Equilibrio iniziale nel secondo set (4-4), rotto dal primo tempo di Zangarelli e dal muro di Mattei (6-4, time out Bellaria). Sul 7-4 Fortunati avvicenda l’alzatore Cucchi e getta nella mischia Sampaoli poi la partita si ferma per uno scontro nella metà campo ospite: ne fa le spese Pivi che è costretto ad uscire. Fortunati toglie anche Kessler e Morichelli per Evangelisti e Bandieri poi completa la metamorfosi del sestetto gettando nella mischia anche il resto delle seconde linee. I giovani romagnoli hanno un passaggio a vuoto (15-7). Sul 21-12 c’è l’esordio di Tommaso Rovere, classe 2004, proveniente dal vivaio tifernate e spesso aggregato alla prima squadra per tutto l’anno, importante soprattutto in questa fase finale quando le assenze sono state tante. Un errore di Evangelisti pone fine al secondo set (25-12).

Ovviamente nel terzo set l’allenatore ospite rimette in campo i titolari, tranne l’acciaccato Pivi e Ciandrini, perché una sconfitta per 3-0 o 3-1 eliminerebbe Bellaria a favore di Foligno. L’avvio è di marca tifernate (3-0), Morichelli e Kessler non ci stanno (4-4). La Dinamo si porta sull’8-10, sono Fuganti Pedoni e la pipe di Cipriani a fermare un possibile allungo ospite (11-10). Zangarelli schianta a terra la sette del 13-11 ma è ancora Kessler a farsi sentire in attacco (13-13). Poi Morichelli tira forte per il 13-15 ed allora Bartolini chiama time out per il primo, vero momento di difficoltà dei biancorossi. Con Bellaria va avanti di quattro (15-19) Marco Bartolini è costretto ad una nuova interruzione. Al rientro Cipriani e un errore di Bandieri consentono un break di due punti (17-19 e time out Fortunati) poi però Bellaria ha un nuovo allungo (17-22), favorito anche da qualche errore di troppo dei biancorossi. Il set è segnato, la partita è riaperta dall’errore in attacco di Fuganti Pedoni (17-25).

Il quarto set inizia con uno 0-2, subito rimontato (3-2) anche se Morichelli continua a martellare, soprattutto dalla seconda linea. Fortunati ferma il gioco sul 5-3: sono un paio di errori che rimettono in corsa Bellaria (6-6). Sorpassi e controsorpassi (9-8 e 10-11) contraddistinguono questa fase del set nel quale le due compagini si danno battaglia: del resto non può che essere così, perché la posta in palio è alta, soprattutto per i romagnoli. Cipriani ferma Kessler per il 17-14 poi Zangarelli inchioda Kessler su palla scontata (21-17, time out Bellaria). L’ace di Fuganti Pedoni regala sei palle match alla Job Italia che chiude alla seconda con Fuganti Pedoni ed elimina Bellaria.