Chiara Gobbi tra libri e pallavolo

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E’ arrivata a inizio dicembre dalla squadra di Serie D e, sommando i suoi ingressi in campo nelle varie partite anche per rapidi cambi, ha totalizzato finora 10 gettoni di presenza. Per la palleggiatrice Chiara Gobbi, 19 anni il prossimo 19 maggio e altra sangiustinese doc assieme ad Anastasia Fabbri, l’esperienza da esordiente in B1 con la maglia della Top Quality Group ha un bilancio decisamente positivo.

Chiara nel 2013 hai vinto il campionato provinciale di seconda divisione, poi nella stagione seguente ti sei ritrovata catapultata in serie C, ora l’esperienza in B1. Senti di essere cresciuta in questi anni?

“Senza dubbio anche se si è trattato di un bel cambiamento sotto diversi aspetti. La Serie B1 è ovviamente più impegnativa dal punto di vista mentale, dei ritmi e anche degli orari, per cui mi ha imposto variazioni nell’organizzazione della giornata: studio nel primo pomeriggio, poi mi alleno e alla sera torno sui libri. Quest’anno debbo peraltro sostenere anche gli esami di maturità al tecnico commerciale di Sansepolcro. Mi sono comunque abituata fin da subito a queste variazioni, perché la pallavolo mi piace e non volevo gettare alle ortiche l’opportunità che la società mi ha offerto. Che poi sia stata un’annata all’insegna della crescita, è persino inutile sottolinearlo”.

Il cambio di guida della squadra a campionato in corso ti ha giovato dal punto di vista tecnico?

“Diciamo intanto che sono rimasta poco con Alessandro Della Balda da quando sono entrata nel roster della prima squadra, ma mi ero allenata con le attuali compagne anche in precedenza. È chiaro tuttavia che la maggior parte del lavoro sia stata svolta con Giuseppe Davide Galli, il quale mi ha chiesto di venire prima ad allenarmi per poter perfezionare il palleggio soprattutto imparare a farlo anche in salto. Inoltre mi ha dato la possibilità, subentrando a Nadia Di Tommaso al servizio, di rimanere in campo per almeno 4-5 scambi. Insomma, ho la possibilità di fare anche la regista, cioè di svolgere il mio ruolo”.

La partita vinta sabato scorso per 3-2 sulla Tuum Perugia è stata nel suo andamento la sintesi di un’annata caratterizzata da alti e bassi?

“Credo che il discorso valga per entrambe le squadre: picchi con belle giocate e poi black-out improvvisi. Se alla fine sia noi che Perugia abbiamo mancato la qualificazione ai play-off, una spiegazione dovrà pur esserci. Il problema nostro è che abbiamo ricominciato a giocare con scioltezza dopo la sconfitta di Castelfranco di Sotto, quella che ha in pratica compromesso i play-off: fino a quel momento, ci sentivamo sotto pressione e avevamo trascorso un periodo nel quale ci erano venute a mancare pedine preziose come Mirka Francia, Sofia Tosi e Jessica La Rocca. Adesso che la pressione non c’è più, riusciamo a esprimerci senza perdere di vista l’obiettivo del risultato”.

Chi si classificherà in testa al girone C della B1, San Giovanni in Marignano oppure Orvieto?

“Dipenderà anche da noi, che sabato prossimo chiudiamo in casa della prima. Sono due belle squadre, che puntano entrambe alla promozione, ma 2 punti in più alla vigilia dell’ultima partita sono una dote importante”.

E il futuro di Chiara Gobbi sarà sempre in B1?

“Non ci ho pensato. L’ideale sarebbe giocare e stare il più possibile in campo: se dovessi acquisire qualcosa in più sotto il profilo tecnico, pur con un impiego limitato in partita, accetterei di rimanere in B1, ma anche una Serie C da titolare mi andrebbe benissimo”.