Bernardi: “La vittoria con Trento momento chiave”

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Bernardi: “La vittoria con Trento momento chiave”. Il tecnico della Sir: “Occhio a Castellana. Zaytsev e gli ex tifosi? Io trattato peggio dai modenesi”

   

Conferenza stampa oggi pomeriggio al PalaBarton per il tecnico della Sir Safety Conad Perugia Lorenzo Bernardi che ha risposto alle domande dei giornalisti sulla sfida che attende domenica i Block Devils a Bari quando Perugia se la vedrà con la BCC Castellana Grotte per l’ottava giornata di Superlega.

“A Castellana due delle prime quattro squadre in classifica hanno giocato e perso un punto e già questo deve esserci da monito – ha detto Mister Secolo – Affrontiamo una squadra coriacea, che lotta e che alcune individualità molto importanti. In casa Castellana sa rendere molto più che in trasferta. Una trasferta che oltretutto per noi sarà lunga e faticosa e che arriva dopo un match nel quale abbiamo avuto un notevole dispendio di energie”.

Bernardi parla poi dell’ottimo momento della squadra.

“Ovviamente non potevo sapere che in cinque settimane la squadra avrebbe espresso questo livello di gioco, però ero certo non era la vera Sir quella vista in Supercoppa. I motivi di questa crescita? Il lavoro, l’unica cosa che paga. Dopo i due giorni di riposo successivi alla vittoria con Modena, ho detto ai ragazzi che siamo stati bravi noi a rendere più “facile” quello che era difficile, lavorando con umiltà dopo la Supercoppa. Adesso però bisogna proseguire con lo stesso spirito avuto fino ad oggi perché troppa euforia può essere pericolosa”.

Il tecnico bianconero trova un momento preciso nel quale Perugia ha, come si suol dire, svoltato.

“Come lo scorso anno avevo individuato nella vittoria di Champions in rimonta con la Lube un momento chiave dove la squadra, il singolo individuo e tutto l’ambiente presero consapevolezza della propria forza, quest’anno finora credo che la sofferta vittoria di Trento, dopo aver perso il primo set molto male, abbia permesso ai giocatori di capire la loro forza. È stato un momento dove la squadra si è scrollata di dosso la tensione, la pesantezza ed il timore che qualcosa non andasse bene”.

Pur non amando parlare di singoli, Bernardi, stuzzicato dalle domande dei giornalisti, si sofferma sulle prestazioni di Filippo Lanza e Fabio Ricci.

“Parlando di Lanza, credo che avere un ruolo di equilibrio all’interno della squadra non voglia dire sminuire quel ruolo. Anzi, spesso quello che sa dare equilibrio è un giocatore che sa fare molte cose. Poi se per dare equilibrio si attacca qualche pallone in meno, questo è vero, ma lui è stato molto bravo a far suo questo ruolo e ad immedesimarsi e calarsi subito in questa dimensione. Quanto a Ricci, ho parlato con lui durante la preparazione, ha recepito le mie parole, ha avuto un periodo dove le ha metabolizzate, ha modificato qualcosa nel suo carattere non andando più con il freno a mano tirato ed ora è un giocatore molto importante ed interessante”.

Poi spazio anche al “particolare” trattamento ricevuto da Zaytsev da parte dei suoi ex tifosi durante Sir-Modena.

“Non mi piace mai addentrarmi in queste cose. Parlo però della mia esperienza da giocatore: dopo tanti anni a Modena sono stato costretto ad andarmene. E Ogni volta che sono tornato da avversario sono stato trattato anche peggio rispetto a Zaytsev. Sono cose che succedono quando finiscono grandi amori. Mi piacerebbe che la cosa però rimanesse nell’ambito della partita. Invece ho letto tante sciocchezze sui social che non condivido”.

Infine alcune considerazioni sulla Champions al via mercoledì in casa contro la Dinamo Mosca.

“Partiamo subito con una gara molto insidiosa contro Mosca, squadra temibile, molto fisica e che, come noi, ha una battuta ed un attacco molto importanti. Sarà un percorso complicato quest’anno. Le squadre che si qualificano per la fase ad eliminazione diretta sono di meno (da 12 a 8, ndr) per cui, se l’anno scorso si poteva sbagliare una partita, quest’anno non sarà più permesso”.