Bernardi: “Ai ragazzi ho detto che dovevano giocare per Aaron”

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    Gara 2 di semifinale scudetto tra Sir Safety Conad Perugia e Diatec Trentino va definitivamente in archivio con la grande vittoria dei Block Devils di Lorenzo Bernardi e con il palazzetto dello sport di Pian di Massiano esploso in un boato finale (per non parlare del frastuono assordante durante tutto il match) e che si è stretto idealmente in un unico abbraccio con i ragazzi in campo. È stato match duro, vibrante, combattuto, teso. Come si conviene in partite del genere, dove la posta in palio è elevatissima e dove mantenere i nervi saldi è fondamentale. E proprio su questo aspetto Perugia ha offerto una prova maiuscola rispondendo al meglio alla sconfitta di gara 1 e ad una settimana difficile mentalmente ed emotivamente dopo l’infortunio di Aaron Russell. La corsa di tutta la squadra verso lo schiacciatore americano a fine partita è testimone fedele di un gruppo coeso che vuole proseguire nel suo sogno.

    La riprova si ha nelle parole a fine gara dei protagonisti. Simone Buti, Andrea Bari e coach Lorenzo Bernardi. Dichiarazioni dove si parla poco di tecnica e tattica, molto invece di carattere, cuore e voglia di vincere.

    “Una grandissima Perugia, siamo stati proprio bravi!”, attacca la musica Buti. “Ci tenevamo perché venivamo da una brutta settimana. Prima la sconfitta in gara 1, poi l’infortunio di Aaron che è stato tosto da digerire. La vittoria è per noi e soprattutto per lui. Una vittoria presa col cuore. Eravamo sotto nel primo set, vincerlo è stato importante, ma poi anche dopo siamo sempre rimasti attaccati alla partita contro una grande squadra come Trento. Si pensa che loro giochino bene solo in casa, ma assicuro che giocano forte anche fuori. Sono sempre uniti, è difficile metterli in difficoltà. Però se giochiamo così di squadra possiamo farcela anche là in casa loro. Il mio ingresso ieri? Ci vuole anche fortuna, era un po’ che non giocavo, avevo qualche timore e sono contento di aver dato il mio contributo”.

    “Un grande cuore di Perugia da parte di tutti quelli che erano al palazzetto, quelli in maglia bianca e quelli senza maglia bianca”, esordisce così invece il libero bianconero Bari. “Faccio i complimenti a noi ed al nostro gruppo perché in gara 1 avevamo lasciato qualcosa, ieri sera invece siamo riusciti a concretizzare. È stata dura, ma questa è la semifinale scudetto, le partite sono così e noi siamo stati bravi a vincerla davanti al nostro pubblico. Il primo set decisivo? Non credo. Anche a Trento avevamo vinto primo set. Penso che ogni set in questa serie è un set a sé. Soprattutto ieri siamo stati bravi dopo l’uno a uno a rimanere concentrati anche quando cose non andavano benissimo. Abbiamo rimesso in equilibrio la serie, ma ora piedi per terra. Gara 3 tra due settimane? È così anche per Trento. Di playoff ne ho fatti tanti, le condizioni sono le stesse per tutti, quindi nessun alibi, si gioca e basta”.

    Chiude il cerchio il tecnico Lorenzo Bernardi.

    “Partita combattuta e portata dalla nostra parte con la consapevolezza che possiamo giocare di squadra e bene anche dopo il venti. La tecnica la sappiamo fare, tatticamente le squadre si conoscono benissimo, noi abbiamo lavorato bene sulle nostre teste. All’inizio eravamo tesi perché la partita era importante. L’infortunio di Aaron in settimana è stato brutto, non solo per la mancanza del giocatore, ma anche per la dinamica e per il dispiacere che lui non possa giocare queste gare perché so perfettamente quanto ci teneva e quanto aveva lavorato per essere in forma adesso. Ai ragazzi prima della partita ho detto che dovevamo giocare anche per lui e devo dire che sono stati molto bravi perché ci sono stati dei frangenti ieri nei quali era più facile mollare che tenere duro. Invece i ragazzi hanno reagito alla grande e sono contento di questo perché solo con queste caratteristiche e questa determinazione, e rimanendo sempre in partita, si riescono a portare a casa i set e probabilmente le vittorie. Ed in questo modo cercheremo di portare a casa la serie. I cambi di ieri? Certe volte cerco di utilizzare la mia rosa in un modo o in un altro, magari sbagliando a volte. Ma sull’apporto che posso avere dalla panchina sono sicuro, so che possono arrivare moltissime risorse e moltissimi punti”.