Atanasijevic: “Non semplice fare l’opposto a Perugia”

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    L'ex stella della Sir:

    L’ex stella della Sir: “Ora niente critiche, aiutiamo la squadra. Gabi Garcia di una naturalezza sorprendente, De Cecco e Giannelli palleggiatori imprevedibili”

       

    A presentare gara 4 della finale scudetto tra Lube e Sir ci pensa l’ex stella di Perugia Aleksandar Atanasijevic, attualmente in Polonia in forza al Belchatow.

    Ospite nel format di YouTube “After-hours”, condotto dagli ex pallavolisti Brogioni e Zorzi, ha parlato della sua ex squadra.

    “Gara 3 di Perugia è stata senza dubbio migliore di gara 1 e 2. I ragazzi di Grbic possono riportare la serie in casa. Magari c’è qualche problema fisico che non sta permettendo di giocare al meglio, ma i Block Devils hanno esperienza e possono giocarsela lo stesso. Rychlicki sta facendo un gran campionato, nonostante Leon. Non è semplice fare l’opposto a Perugia. Il primo attaccante è Leon e quindi la maggior parte dei palloni vanno alle sue schiacciate. Per un opposto è molto importante essere il primo attaccante della squadra, quello che schiaccia più palloni per rimanere in ritmo gara, perché se tu non schiacci per sei o sette rotazioni poi diventa dura”.

    E ai tifosi di Perugia dice:

    “Avrei voluto tanto essere al palazzetto con voi per tifare i ragazzi, ma la mia stagione in Polonia si è prolungata. Però vi dico basta con le critiche, questo è il momento di aiutare la squadra”.

    Sui singoli della sfida:

    “Gabi Garcia gioca con una naturalezza sorprendente nonostante la giovanissima età. Non so quanti punti ha messo in gara 3, ma ha fatto vedere diagonali strette, parallele sulla linea, diagonali lunghe… Ha tutti i colpi, mi piace molto. Gioca molto rilassato, non so se si rende conto che sta giocando una finale scudetto…(ride, ndr). I due palleggiatori? Straordinari, non so mai dove può finire la palla. De Cecco continua a migliorare anche se non è più un ragazzino. Un palleggiatore come lui cambia la carriera di un attaccante. Giannelli? Ogni volta che leggo che ha ancora 25 anni non ci credo. Sono dieci anni che gioca ad alto livello. E’ un palleggiatore moderno: forte a muro e in difesa, non molla mai”.

    Nicolò Brillo