Alla fine del girone di andata, parla il tecnico Francesco Brighigna

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Alla fine del girone di andata, parla il tecnico Francesco Brighigna. “I cambiamenti avvenuti negli ultimi due mesi hanno prodotto un sensibile cambiamento. Dobbiamo allora cercare di essere più forti delle difficoltà”

   

Appena 10 punti in classifica, uno solo dei quali ottenuto in trasferta; ultima posizione in classifica e una situazione non certo facile per la Co.Me.T. Volley Città di Castello in quella che per la società si sta rivelando come la stagione più tribolata nel campionato di Serie B1 femminile, con la sola eccezione degli unici veri “squarci” di sereno dati dalle vittorie contro Castelbellino e Quarrata. Con l’auspicio che l’annata non si trasformi in un vero e proprio calvario. Cosa ne pensa il tecnico Francesco Brighigna, con il quale stiliamo il bilancio di metà campionato?

“Inutile girarci attorno – esordisce l’allenatore tifernate – perché l’attuale classifica non può di certo renderci felici. Negli ultimi due mesi, i cambiamenti sono stati talmente tanti (via Silvia Tosti, Cristina Cruciani, Caterina Errichiello e in ultimo Francesca Borelli, con arrivo di Stefania Liguori ed Elena Ferrantello n.d.a.) che hanno sensibilmente condizionato la squadra, quasi come se vi fosse stato un effetto domino. Da allenatore, posso solo affermare – insieme ai miei collaboratori e al gruppo – di aver operato in coscienza e senza avere rimorsi né rimpianti: ce l’abbiamo messa tutta, ma poi il verdetto del campo non ci ha dato ragione”.

E c’è di fatto una squadra ricostruita in corsa.

“Certamente, da agosto a oggi regna un “mondo” diverso, con un futuro che dipende dallo stretto contesto del presente. Dovremo continuare a lavorare settimana dopo settimana e chiederò alle ragazze una forte abnegazione e la capacità di sostenere le difficoltà del momento, senza perdersi in pensieri non positivi. Occorrono tanta benevolenza e resilienza: inutile stare a rimuginare su quello che avrebbe potuto essere e che invece non è stato, anche se ovviamente quando siamo partiti le prospettive erano ben altre”.

Conquistare la salvezza è diventata una sorta di miracolo, in un girone nel quale le squadre si sono un po’ tutte rafforzate e dove ancora le matasse non si sono ben dipanate, in testa come in coda. Non a caso, i risultati a sorpresa non sono mancati. E allora?

“C’è stato in effetti un innalzamento verso il livello medio-basso e più volte le squadre in lotta per la salvezza hanno battuto quelle aspiranti al salto di categoria. Chissà! Questo potrebbe essere un motivo di speranza anche per noi, che abbiamo comunque l’obbligo di impegnarci e di crederci fino in fondo”.