125 anni: Buon Compleanno Pallavolo!

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125 anni: Buon Compleanno Pallavolo! Il 9 Febbraio 1885 nasceva in Massachusetts, in Italia è sbarcata nel 1929.

   

Buon Compleanno Pallavolo!

Dalla palestra di un lontano College del Massachusetts ai taraflex, ai parquets, ai campetti, alle sabbie di tutto il mondo fino alla terra dei villaggi nel cuore dell’Africa. In 125 anni questo sport ne ha fatta di strada. Ha cambiato nome e regole, si è rinnovato e ha dato vita a nuove discipline. Ma non ha mai tradito il suo scopo originario: far divertire chiunque lo avesse praticato.

William Morgan voleva uno sport per tutti. Democratico diremmo oggi. Che non fosse prerogativa di un unico di genere (maschile o femminile), che non prevedesse contatto fisico e che avesse una funzione ricreativa e sociale. Il 9 febbraio 1985, grazie a questo giocatore di football e insegnante di college, si tenne così la prima partita di Pallavolo in una palestra del Massachusetts.

La pallavolo arriva anche in Italia. Nel 1929 nasce la FIPAV (Federazione Italiana Palla A Volo); nel 1933 si gioca il primo campionato; nel 1976 la prima partecipazione alle Olimpiadi.

2020. O meglio dire: Tokyo 2020. L’Italia si qualifica alle Olimpiadi e centra un risultato storico per la Federazione Italiana Pallavolo. Infatti, per la prima volta, il nostro Paese sarà presente con le nazionali azzurre di tutte e tre le discipline sportive: pallavolo, beach volley e sitting volley (paralimpiadi).

In mezzo tanta storia e tante storie. Grandi società, solide e strutturate, e piccole realtà territoriali, che resistono grazie al volontariato e alla tenacia di dirigenti e allenatori. Tanti, tantissimi atleti, professionisti e non, che con sacrificio e abnegazione verso la squadra portano avanti questa grande passione. Genitori che dedicano il loro tempo e le loro energie per supportare il sogno dei propri figli, e forse un po’ anche il loro.

Emozioni, divertimento, passione, sentimenti, persone. Tutti in uno spazio con una rete in mezzo. Messa lì per unire, però, e non per dividere.

Questo è la Pallavolo.

Arianna Boco